Nel punto di campionamento PZA del Pozzo Pergola 1 è stato rilevato lo sforamento dei valori di ferro e manganese nell’acqua. Si tratta di una situazione che da due anni si protrae come evidenziato anche dal Sindaco del Comune di Marsico Nuovo, costretto ad emettere anche ordinanza sindacale per il divieto di utilizzo delle acque.
In due anni sono state convocate diverse conferenze di servizi da parte del Sindaco di Marsico Nuovo con la partecipazione di Regione, Provincia, ArpaB, ed Eni, ma, ad oggi non si è arrivati a nessuna conclusione e non sono ancora chiare le ragioni della contaminazione in corso.
La vicenda è singolare sia per le tempistiche che per le modalità con cui si evidenzia: due anni senza che si sia ancora arrivati a comprendere le ragioni della contaminazione delle falde, nessuna informazione ai cittadini, nessuna azione di intervento per tutelare la popolazione.
Per queste ragioni ho richiesto al Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore all’Ambiente chiarimenti sulle azioni che si intendono mettere in atto per tutelare la salute dei cittadini residenti nelle zone interessate; e sulle azioni che si stanno compiendo per comprendere le ragioni della contaminazione.
Non è più tollerabile accettare questo silenzio assordante su casi di inquinamento così gravi. Queste situazioni sembrano ormai purtroppo la normalità, a cui è condannato l’intero popolo lucano, che è stato svenduto da chi ha governato la regione negli ultimi 30 anni.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata