Mi chiedo come facciano i nostri politici a continuare ancora a volerci convincere che il progetto Tempa Rossa possa andare avanti come se nulla sia successo. Come se non esistesse alcuna intercettazione in cui viene esplicitamente affermato “Gli ho detto di non preoccuparsi, che tanto non inquina”, ridendosela con l’interlocutore altrettanto interessato all’affare.
Anche nella mozione presentata dal presunto no-triv Lacorazza, si parla della necessità di effettuare un punto zero prima che l’impianto di Corleto Perticara entri in produzione, con i suoi 50000 barili di greggio al giorno. Per questo, nell’ultima seduta di consiglio regionale, il M5S non ha espresso alcun voto per quella mozione.
Perché si continua a dare un colpo al cerchio ed uno al barile, quando invece si dovrebbe avere, se non il coraggio, almeno il pudore di dire basta a questo modello basato sulla frode sistematica ai danni dei lucani. Possibile che non si riesca a guardare avanti e a trasformare questa situazione in un’occasione per guardare al vero sviluppo di quei territori martoriati da anni di trivellazioni?
Noi abbiamo da subito messo in discussione il raddoppio delle estrazioni. E siamo stati gli unici a farlo, in Consiglio Regionale. E continueremo fino allo sfinimento. Fino alla resa degli oppressori di questa terra.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale