Giovanni Ronco è il nuovo consigliere comunale del M5S di Montalbano. Casualità ha voluto che si insediasse durante l’ultimo Consiglio comunale, nel cui ordine del giorno c’era, manco a farlo apposta, la discussione sulla definizione della nuova Tari 2016. Sulla questione della gestione dei rifiuti, l’anno scorso, c’è stata una lunga querelle tra il M5S e la maggioranza, finita, per ora, con una nostra denuncia amministrativa alla Corte dei Conti e un esposto alla Procura di Matera.
Il totale dell’importo della Tari 2016, a differenza del milione e 306 mila euro del 2015, è stato calcolato in maniera corretta e si aggirerà intorno alle 890 mila euro da dividere per circa 3000 utenze. Corrispondenti al contratto firmato con la Tecnoservice, 750 mila euro più Iva, più il contributo all’ufficio tributi (40 mila euro), più le spese di spedizione.
Per il M5S, che contesta in toto il sistema di gestione della raccolta differenziata voluta da questa e dalle precedenti amministrazioni, in quanto si avvale di una gestione molto costosa dei rifiuti urbani e vede il cittadino come l’anello sfruttato dell’intera filiera, il calcolo della Tari 2016, pur essendo tecnicamente preciso, è viziato dalla mancanza del rimborso ai montalbanesi delle 312.051,65 euro prelevate in più e illegalmente con la Tari del 2015.
Per essere corretti, il sindaco Piero Marrese e il suo vice, nonché assessore al Bilancio, dovrebbero o stornare queste 312.051,65 euro dalla Tari del 2016, come chiesto dal Ministero delle Finanze in una lettera inviata anche al sindaco, per cui da 891 mila, il totale della Tari 2016 scenderebbe a circa 570 mila euro, oppure, restituire tale somma direttamente ai cittadini, ognuno per la sua quota parte, come sarebbe più corretto fare e come il M5S si augura che si esprima la Corte dei Conti.
L’amministrazione comunale, al suo solito in preda a un infantilismo politico e al solito tentativo di disinformazione collettiva, cerca di girare a proprio favore le frittate che combina: in una nota interna divulgata sui social network, ha infatti già parlato di un ribasso del 32% della Tari del 2016, come merito del proprio impegno e come mantenimento di una promessa elettorale della lista civica “Montalbano verso il futuro”.
Ciò non è assolutamente vero in quanto per il 2016, dopo essere stati sgamati dal M5S sulla Tari 2015, sono stati molto semplicemente costretti, dal nostro pressing politico, a basarsi su ciò che la legge impone per calcolare la tassa sui rifiuti: il divieto di addebitare spese di bilancio ordinario e l’obbligo ad avvalersi esclusivamente del contratto di appalto vinto dalla Tecnoservice nel 2015 e valido fino al 2022.
M5S Montalbano Jonico