Da anni si parla di predisporre nella nostra Regione un sistema di controllo efficace e puntuale delle principali matrici ambientali e dei fattori inquinanti. La presenza sul territorio della Regione Basilicata di numerose attività a forte impatto ambientale e molto inquinanti, rende tale necessità ancora più stringente e su questo campo già si sono accumulati pericolosi e colpevoli ritardi.
Le ultime inchieste della magistratura potentina hanno evidenziato un quadro inquietante fatto di omissioni, di mancati controlli e di una gestione dei rifiuti fatta in maniera illegale a danno dei cittadini, della salute pubblica e del territorio. Nella nostra regione, ma non solo, i controlli sono demandati principalmente all’ARPAB Basilicata, la quale però troppo spesso non riesce a compierne di adeguati.
In ogni caso al di là delle ragioni politiche che spingono l’ARPAB a non funzionare in maniera adeguata, vi sono ragioni tecniche incontrovertibili che sicuramente incidono sulla possibilità per tale ente di svolgere in maniera adeguata il proprio compito. Spesso il lavoro che viene svolto dai tecnici dell’ARPAB appare inadeguato in quanto ci si trova a dover “lottare” con imprese e multinazionali dotate di strumentazione, apparati tecnico scientifici e anche esperti al soldo, mentre dall’altra parte vi è carenza di tutto (materiali per effettuare prelievi e campionamenti; mezzi per il trasporto, strumentazione).
Il Presidente della Regione, Pittella, ha spesso parlato proprio della necessità di potenziare e migliorare il sistema dei controlli, ma perché ciò avvenga, non si può pensare solamente alla nomina di un nuovo dirigente tecnico scientifico, ma bisognerebbe colmare il gap di personale e strumentazione che impedisce all’ARPAB di agire e lavorare in maniera adeguata.
Perciò ho presentato un’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta Regionale, Pittella e all’Assessore all’Ambiente, Berlinguer per sapere se è vero che Arpab al momento ha una carenza in organico di circa 85 unità lavorative, e se è vero che vi è una carenza di strumentazione per eseguire analisi importanti sulle acque e sull’aria. Inoltre, ho chiesto quali azioni si intendano mettere in essere per potenziare la dotazione di personale e di strumentazione e quali risorse e quante risorse si intendano utilizzare per migliorare i controlli sul territorio regionale.
Il Capogruppo M5S Basilicata
Gianni Leggieri