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Presidente, Assessori, consiglieri, ho ascoltato con molta attenzione il discorso del Presidente Pittella e dei colleghi. Dirò subito che faccio mie tutte le parole del collega Perrino, il quale, entrato nel merito delle questioni affrontate da lei.
Io cercherò di fare un’analisi generale.
Presidente, mi dispiace che non c’è il Presidente: la situazione della nostra regione è drammatica, economicamente veniamo da un periodo nero che ha visto una diminuzione del PIL da far tremare i polsi, segnali di ripresa, nonostante quello che si vuol far credere non ci sono ed anche per il prossimo futuro le previsioni ci parlano di una debolezza strutturale dell’economia lucana che impedisce di agganciare la ripresa, se di ripresa si può parlare a livello nazionale.
La nostra regione viaggia con due anni di ritardo rispetto al resto d’Italia, da un punto di vista economico, perché se vogliamo invece parlare di altro, questo ritardo è molto più accentuato. Rispetto a questa debolezza strutturale del nostro sistema economico regionale, rispetto al ritardo della nostra economia, abbiamo un programma di intervento? Ci sono soluzioni concrete che questa Giunta è stata in grado di mettere in campo? Zero, assolutamente niente, solamente parole.
Capisco, Presidente, che far quadrare i conti di una Regione, come di un Comune, oggi non è facile. Capisco le difficoltà che siete costretti ad affrontare a causa dei continui tagli che vi impone il Governo Renzi per finanziare la sua propaganda e per rimanere attaccato alla poltrona di Palazzo Chigi. Però noi in questa sede siamo chiamati a tutelare gli interessi dei lucani e questo impone anche di alzare la voce contro il Governo centrale e le sue scelte scellerate.
Capisco, Presidente, che i continui tagli alla Sanità, impongono nuovi e drammatici sacrifici ai cittadini lucani… le ho dedicato l’ultima parte dell’intervento, quindi mi fa molto piacere che è venuto in Aula, Presidente.
Capisco, Presidente, che i continui tagli alla Sanità, impongono nuovi e drammatici sacrifici ai cittadini lucani, mentre si regalano soldi a banchieri e banche spregiudicate, e mentre si finanziano spese molto discutibili. Ma ancora una volta non possiamo far ricadere sui cittadini la cattiva politica del Governo nazionale.
Capisco, Presidente, che in questa situazione far quadrare i conti e trovare un equilibrio di bilancio è veramente un’attività da funambolo. Però, Presidente Pittella, fino a quando non si deciderà di mettere mano agli sprechi della politica e di adottare azioni diverse, le soluzioni saranno sempre quelle di togliere a chi ha già poco.
Diceva un uomo politico ormai dimenticato completamente dalla sinistra italiana: quando si chiedono sacrifici alla gente che lavoro ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi ed intollerabili privilegi. Queste sono parole di Enrico Berlinguer, non di un pericoloso grillino, parole che pesano come un macigno su una classe politica incapace di mettere mano a sprechi e privilegi odiosi.
L’altro giorno abbiamo dimostrato con un semplice gesto che è possibile fare politica anche tagliandosi lo stipendio e rinunciando a qualche privilegio di troppo. Se questa maggioranza avesse il coraggio di prendere in mano la PDL presentata dal Movimento Cinque Stelle e di portarla in porto, oggi potremmo parlare di ben altri interventi per disoccupati, giovani malati.
Purtroppo manca il coraggio e manca l’anima alla sua azione politica, una politica senza coraggio e senza anima genera atti di pari valore.
Doveva volare alto il suo Governo, doveva mettere in atto la rivoluzione democratico. Ma giorno dopo giorno, mese dopo mese ed ormai anno dopo anno, non resta che prendere atto che di rivoluzionario nella sua azione politica non vi è assolutamente nulla.
Di democratico, speriamo che sia rimasto qualcosa.
Presidente, colleghi, non voglio tediare ulteriormente nessuno, anche se nel merito di ogni singola voce, di ogni singolo punto toccato dal discorso del Presidente, ci sarebbe tanto da dire. Voglio solo in chiusura affrontare una questione che ho seguito molto da vicino e che riguarda la zona industriale di San Nicola di Melfi.
Ieri sera dopo un tira e molla su una mozione che doveva essere presentata, abbiamo scoperto che sarebbe intervenuto direttamente lei in campo per risolvere il problema. Peccato che ancora una volta si è deciso di non risolvere assolutamente nulla e di prendere in giro i cittadini del Vulture Alto Bradano, magari in vista delle elezioni amministrative di Melfi.
La soluzione prospettata è infatti completamente inadeguata e non scongiura il pericolo.
A tale riguardo alcune domande si rendono doverose: perché la sospensione delle autorizzazioni riguarda solo la Zona Industriale di Melfi? Perché la sospensione è solo temporanea e nulla si dice su cosa intende fare questa Giunta, la sua maggioranza, con il Piano Regionale dei Rifiuti?
Presidente, io non ho avuto questo Piano, non ci è arrivata nulla, altrimenti toglievo questa frase.
Nel mese di agosto questo Consiglio, la sua maggioranza, ha votato una legge, la Legge numero 35 del 2015, con la quale si autorizzavano nuove concessioni in attesa del Piano Regionale Rifiuti. Oggi avete cambiato idea? Come mai?
Nella zona di San Nicola di Melfi esiste già un impianto autorizzato e non attivo; come ha intenzione di comportarsi la Regione rispetto a questo?
Non sarebbe il caso, Presidente, di attivare pure un controllo sull’operato del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza, vista la facilità con la quale sono stati concessi i lotti?
E’ chiaro che ancora una volta in quest’aula si fa il gioco delle tre carte, e gli stessi soggetti che hanno determinato la situazione emergenziale che oggi dobbiamo fronteggiare si ergono a paladini della tutela del territorio. E’ chiaro che lei è chiamato a salvaguardare gli interessi elettorali di qualcuno sul territorio in vista delle vicine elezioni amministrative, quando però i cittadini scopriranno il bluff non crede, Presidente, che a pagare il prezzo più alto sarà proprio lei? Grazie.
Capogruppo M5S Basilicata
Gianni Leggieri