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E’ strano come il quadro della situazione dipinto da lei, Presidente, poco corrisponda a quello in cui sono costretti a muoversi ogni giorno i cittadini Lucani. E questo non lo diciamo noi, privi di cuore, di anima e di coscienza, ma ce lo ricordano ogni giorno i cittadini; si pensi, ad esempio, ad oltre il 2% della popolazione che chiede di poter accedere alla misura del Reddito Minimo di Inserimento; e alle migliaia di giovani costretti a lasciare la loro terra per poter avere di che vivere; ai nefropatici e talassemici che aspettano da mesi di ottenere quel poco loro spettante per legge; agli operai a cui i mezzi di trasporto pubblici riservano ogni giorno qualche triste sorpresa; ai pendolari delle Ferrovie da terzo mondo; ai ragazzi che hanno avuto (o hanno) a che fare con Garanzia Giovani e che aspettano ancora di percepire i quattro spiccioli loro dovuti; alle istanze tradite dei cittadini in materia di difesa di ambiente e salute; alla situazione catastrofica della gestione del ciclo dei rifiuti; alle decine di milioni di euro buttati dalla finestra per contenziosi, per attività improduttive (si pensi all’ultradecennale vicenda del Salumificio Lucano), per enti che sono sempre stati solo dei coacervi di clientela e null’altro; ai dirigenti superpagati e supepremiati senza uno straccio di risultato che ne giustifichi il privilegiato trattamento; potrei andare avanti per ore, ma non voglio rubare troppo tempo agli altri.
Veniamo ai dati.
Lei parla di 4000 occupati in più tra il 2013 e il 2014 e 6000 tra 2014 e 2015. Le chiedo: di che tipo di contratti di lavoro stiamo parlando? Si tratta di posti di lavoro staboli? Quando dice che la disoccupazione è scesa dal 17,6% al 12,2%, tiene conto di cosa è successo sul versante degli scoraggiati, di coloro i quali un lavoro non lo cercano nenche più?
Lei ci propina la trasformazione di Sviluppo Basilicata in una vera e propria banca di emanazione pubblica.
Vogliamo spiegare qual è il perimetro entro cui tale promanazione della Regione andrebbe ad operare?Visti i trascorsi finanziari – si pensi ai derivati che dal 2006 ad oggi hanno comportato una perdita per le casse della Regione di oltre 80 milioni di Euro – forse qualche domanda sarebbe il caso di porsela. forse sarebbe il caso di specificare bene che deve trattarsi di un organismo con l’unico scopo di investire sull’economia reale, finanziando esclusivamente le attività produttive e di ricerca del territorio, senza avventarsi in pericolosi esercizi di finanza creativa, di quelli che prevedono il passaggio del cerino acceso di mano in mano e che sappiamo bene le dita di chi vanno, poi, inevitabilmente a bruciare.
Cosa dire, poi, della sperimentazione che si vuole mettere in campo per il traffico aereo sulla Pista Mattei di Pisticci? In base a quali parametri si potrà dire che l’esperimento abbia avuto o meno successo? C’è un piano organico con una parametrizzazione preventiva delle performance, visionabile da parte di tutti, che possa poi, fra un anno e mezzo o due, oggettivamente sancire la riuscita o il fallimento dell’esperimento? Se esiste vorremmo visionarlo. Lei parla poi di ulteriori 5-8 milioni di Euro necessari per richiedere che la pista possa entrare nel novero degli areoporti di interesse nazionale. Tale cifra comprende i costi perla caratterizzazione e l’eventuale bonifica dell’area?
Per quanto riguarda il reddito minimo, mi preme ricordare a Lei ed ai Consiglieri presenti, che c’è, da circa 9 mesi, una nostra proposta di legge depositata, dalla quale si potrebbe prendere qualche spunto. L’abbiamo detto sin dall’inizio che basarsi sui proventi delle royalty non sarebbe stata una buona idea ed i fatti purtroppo ci stanno dando ragione. Servono misure strutturali che rendano lo strumento sostenibile nel lungo periodo. Questo significa mettere mano agli sprechi che alimentano la pletora di funzionarifunzioni organizzative e via discorrendo che, nell’ottica di coltivazione del proprio orticello di potere, è sempre sconsigliabile toccare.
Presidente, se vuole davvero che la situazione di questa regione cambi dovrebbe avere l’umiltà di rimettere in discussione i dati che le hanno artatamente messo in fila come tessere di un mosaico che tutto è tranne che la fedele rappresentazione della realtà.
Il sistematico ricorso alla truffa semantica non cambierà lo stato dei fatti nè risolverà alcun problema.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale