“Il reddito minimo di inserimento, in Basilicata, è realtà.” Così recitava il titolo altisonante di un comunicato stampa a firma di Marcello Pittella datato 28 Luglio 2015. Lasciati un attimo da parte i discutibilissimi aspetti della misura che a nostro avviso è un mero palliativo, ci siamo soffermati sulle tempistiche per l’espletamento del relativo bando.
Il termine ultimo di presentazione delle domande, in modalità esclusivamente telematica, è scaduto alle ore 12,00 del 15 settembre 2015: la Regione Basilicata non si è avvalsa della facoltà di prorogarlo prevista nel bando; tuttavia, ai sensi di quanto stabilito dall’art. 4, comma 6, lettera b) dei bandi in questione, i candidati che avessero inoltrato istanza di partecipazione nei termini stabiliti senza allegare l’attestazione ISEE, in quanto non ancora ricevuta dall’INPS, hanno potuto provvedere all’integrazione della domanda entro le ore 18,00 del 30 settembre 2015.
Il 19 ottobre 2015 l’ufficio stampa regionale ha diffuso un comunicato stampa nel quale annunciava che “presumibilmente entro il prossimo 15 novembre, e comunque non appena sarà completata l’acquisizione di alcune attestazioni ISEE mancanti, saranno pubblicate le graduatorie degli avvisi pubblici per la selezione dei beneficiari del Programma reddito minimo di inserimento Categoria A e B“.
Dal portale bandi si apprende che le istanze pervenute per la categoria A sono n. 797 mentre quelle per la categoria B sono n. 11.213; le risorse disponibili ammontano a € 2.700.000 per la categoria A e € 5.000.000 per la categoria B.
Ad oggi, dopo oltre 60 giorni dalla scadenza del termine ultimo previsto dal bando ed a 48 giorni da quello fissato per l’integrazione delle istanze, non risultano ancora pubblicati gli elenchi di ammessi ed esclusi dal programma.
Sono in molti a chiederci informazioni sulle tempistiche. Non possiamo fare altro che girare queste domande al presidente Pittella e ricordargli allo stesso tempo quanto siano esigui i fondi messi a disposizione per i potenziali beneficiari: le risorse attualmente stanziate e disponibili per il Programma basterebbero per tutte le 797 domande pervenute appartenenti alla categoria A (ex mobilità in deroga) per circa 6-7 mesi, mentre per la categoria B, ipotizzando l’ammissibilità di meno della metà delle domande pervenute (5000 sulle 11.213), i beneficiari potrebbero essere impiegati nel Programma per non più di 2-3 mesi al massimo. Si faccia presto ad espletare queste procedure e si dia un pò di respiro a questa ingente fascia di popolazione.
E’ umiliante e poco edificante tenere in scacco così tante famiglie per una mancetta concessa una tantum: per questo è fondamentale approvare una misura strutturale che si rinnova tutti gli anni: gli ammortizzatori sociali sono obsoleti.
Ricordiamo a Pittella che il M5S Basilicata ha fatto la sua proposta ed è pronto a discuterla da subito. Aspettiamo fiduciosi risposte da questo governo regionale.
Gianni Perrino
Capogruppo M5S Basilicata – Consiglio Regionale