Il MoVimento 5 Stelle si fonda su principi molto semplici che, purtroppo, in alcuni casi possono essere male interpretati dagli attivisti. Quanto accaduto a Forenza è emblematico da questo punto di vista e ci costringe, come portavoci in consiglio regionale, ad intervenire per sconfessare categoricamente l’operato delle ultime settimane degli amici di Forenza.
Nessuno è autorizzato ad utilizzare il nome ed il simbolo del Movimento senza un riconoscimento ufficiale (c.d. “certificazione”) da parte dello Staff nazionale e da Beppe Grillo. Ma, soprattutto, nessuno è autorizzato ad utilizzare il simbolo del Movimento 5 Stelle per sponsorizzare o promuovere liste civiche o alleanze politiche con altri partiti o movimenti in vista delle elezioni. Si tratta di un principio che non può trovare eccezione alcuna e per nessun motivo, come specificato dallo stesso Beppe Grillo in un post del 4 luglio 2014.
Pertanto, quanto promosso dagli attivisti di Forenza si pone ben oltre le regole del Movimento 5 Stelle. Nei giorni scorsi, si è già avuto modo di evidenziare verbalmente questi concetti agli attivisti M5S di Forenza, ma gli eventi degli ultimi giorni ci inducono, con sommo dispiacere, a portare all’attenzione dello Staff nazionale la vicenda.
Naturalmente, si tratta di una decisione coerente e rispettosa dei principi in cui crediamo, una decisione che, lungi dal voler essere una punizione, è un atto dovuto. La speranza è che tutto si risolva in maniera positiva e che si ritorni da parte di tutti a lavorare nel rispetto di quelli che sono i principi e le regole del Movimento per ottenere insieme i risultati che auspichiamo per cambiare, dalle fondamenta, i nostri comuni, la nostra regione, e il nostro martoriato Paese.
Gruppo Consiliare M5s Basilicata
Gianni Perrino
Gianni Leggieri