Presentata oggi una mozione che si prefigge l’obiettivo di introdurre il “reddito di cittadinanza” superando definitivamente il Co.P.E.S. (il “Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale”). Il M5S Basilicata propone, ancora una volta, di andare oltre, sostituendo il COPES con stabili misure di sostegno al reddito delle famiglie lucane come il c.d. “Reddito di Cittadinanza”.
Un programma, il Co.P.E.S, nato quasi 10 anni or sono a con la L.R. 3/2005 (rilanciato dalla L.R. n. 31/2008 e, di proroga in proroga, fino al 31/07/2014) come “sperimentazione biennale per la promozione della cittadinanza solidale” – e come “politica attiva di contrasto della povertà e dell’esclusione sociale in linea con la Strategia Europea di Lisbona” – ha sostanzialmente mancato il suo principale obiettivo ovvero la “realizzazione concreta di percorsi di inserimento ed accompagnamento sociale e lavorativo” cui era strettamente correlata la corresponsione dell’integrazione al reddito.
L’aggiornamento di questa misura appare di vitale importanza alla luce dell’aggravarsi della crisi economica. Il numero dei poveri “assoluti” aumenta giorno dopo giorno. I dati diffusi dall’Istat lo scorso 14 luglio segnalano una situazione da vera e proprio emergenza sociale: in Basilicata l’incidenza della “povertà relativa” (la soglia di povertà “relativa” è calcolata dall’Istat, per una famiglia di due componenti, in 972,52 euro mensili) è passata dal 22,9% della popolazione nel 2012 al 24,5% del 2013 contro una media nazionale del 12,7%. Sempre secondo l’Istat, è aumentato nel 2013, in tutto il Mezzogiorno il numero delle famiglie che versano in “povertà assoluta” (famiglie che non riescono a spendere più di 538,53 euro mensili): in Basilicata sono circa il 12,6% contro una media nazionale di circa del 7%. Non è più tempo di sperimentazioni farlocche: il “Reddito di Cittadinanza” è una realtà praticata in molti stati europei, oltre che perfettamente in linea proprio con principi fondamentali sanciti dall’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea nonché dei principi di cui agli articoli 2, 3, 4, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 38 della Costituzione Italiana. Persino il Parlamento Europeo ha approvato nell’ottobre 2010 una risoluzione che sollecita gli stati membri che sono privi di regimi di reddito minimo ad istituirli al fine di “prevenire la povertà e favorire l’inclusione sociale”.
Il “Reddito di Cittadinanza” è agli antipodi dell’ “assistenzialismo”: promuove le condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla sua libera scelta, all’istruzione, all’informazione, alla cultura sottraendo ogni individuo dall’ambito della precarietà e del ricatto al fine di ottenere la redistribuzione della ricchezza e la salvaguardia della dignità della persona. Il M5S Basilicata, con la mozione presentata oggi, chiede quindi a Pittella ed alla giunta regionale di dare attuazione, nel termine più breve possibile, al “Reddito di Cittadinanza” realizzando, per quanto già previsto dal comma 2 dell’art. 17 della L.R. 30 aprile 2014, n. 8 (“Legge di Stabilità regionale 2014”). Il M5S Basilicata propone l’ istituzione di un “reddito di cittadinanza” nel territorio della Regione Basilicata che, modulato sulla base del nuovo indice ISEE, consenta alle persone ed alle famiglie di disporre di una stabile integrazione al reddito (personale e familiare) che consenta a tali persone e famiglie di tenersi al di sopra della soglia della povertà assoluta e relativa.
NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO.
Il Consigliere Portavoce M5S Basilicata
GIOVANNI PERRINO
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