Che la situazione del CPR di Palazzo San Gervasio non fosse delle migliori, era una cosa già risaputa da mesi. I particolari che emergono dall’inchiesta della Procura di Potenza sembrerebbero confermare i dubbi riguardo la corretta gestione del CPR, assurto alle cronache nazionali come la “Guantanamo d’Italia”.
Qualche settimana fa abbiamo portato la questione in Consiglio Regionale, ascoltando in IV CCP l’attivista Maurizio Tritto e l’Avv. Angela Maria Bitonti dell’Associazione Diritti Umani (ADU) affinché la commissione prendesse atto delle gravi violazioni dei diritti umani che si sarebbero consumate nella struttura presente sul territorio regionale.
“Sulla gestione dei Cpr è in gioco la credibilità dello Stato”: facciamo nostre le parole del Procuratore Curcio, pronunciate questa mattina in conferenza stampa.
Crediamo sia doverosa una presa di posizione da parte della Regione Basilicata per sollecitare il Governo ad un maggior controllo di queste strutture. Non possiamo permettere che il nome della nostra regione venga accostato a simili vicende. Lo stesso Statuto regionale afferma che la Regione concorre alla tutela dei diritti della persona e opera per superare le discriminazioni legate ad ogni aspetto della condizione umana e sociale. Occorre verificare che tale struttura operi secondo quanto previsto dal quadro normativo e non sottovalutare i campanelli d’allarme che di tanto in tanto rompono il silenzio che ammanta questi luoghi di disperazione e, spesso, di irrazionalità.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale