La direzione di Stellantis, nei giorni scorsi, tramite un semplice‘messaggino’ha comunicato lasospensione dell’attività dell’interostabilimento fino al 2 maggioprossimo a causa di interventi tecnicisugli impianti dell’unità di verniciatura.Molto discutibile il modo di procedere del Gruppo automobilistico che, in maniera del tutto arbitraria, si è sottratta al confrontocon i sindacati, contravvenendo così agli accordi sottoscrittiil 25giugno2021 per latenuta occupazionale di tutta l’area industriale, compreseanche tutte le aziende della componentistica.
Secondo quanto riferisce la Fiom Cgil,l’utilizzo del contratto di solidarietà nello stabilimento di Melfi terminerà ad agosto e la firma dello stato di crisi da parte del governo per l’area industriale di Melfiè solo un primo passo, ma non basta. Durante l’audizione in Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, infatti, la delegazione della Fiom Cgil Basilicata è intervenuta sul futuro dello stabilimento e del suo indotto, asserendo che è fondamentale prevedere unpiano straordinario perl’automotivee creare nuove opportunità che derivano dalla transizione tecnologica.Finora una politica scellerata di riduzione dei costiha già prodotto i suoi effetti pericolosi sulla tenuta occupazionale sia dello stabilimento che dell’indotto (diversii licenziamenti emassiccio l’utilizzo degli ammortizzatori sociali).
Una politica che governi la transizione nel settore automotivedeve necessariamente tradursi in un cronoprogramma di investimenti sulla ricerca, salvaguardia occupazionale ed industriale. Ad oggi, nonostante l’interlocuzione avuta nelle settimane scorse con gli uffici regionali preposti, non sappiamo se il Campus per l’innovazione del manufacturingcontinua ancora la sua attività, quanti sono progetti di ricerca posti in essere e quanti sono i giovani ricercatori impegnati nei progetti esecutivi.
Stellantis continua a modificare, anzi, a peggiorare l’organizzazione del lavoro, con incentivi all’esodo e la trasferta in altri stabilimenti.E il rischio per la tenuta occupazionale dei lavoratori è estremamente alto. Ilrischio di perdere il posto di lavoroè ormai una preoccupazionequotidiana!
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del M5S