Ieri, davanti al Comune della città di Melfi, si è svolta la prima tappa di un percorso di mobilitazione che intende contrastare l’ennesima violazione del territorio del Vulture.
Il Comitato dei Cittadini del Vulture e il Movimento Cinque Stelle sono infatti scesi in piazza, insieme a tante cittadine e cittadini, per dire “No” alla Cava di Monte Crugname.
Un cava che, come ricordiamo ormai da mesi, insisterebbe all’interno della zona di protezione del Parco del Vulture, deturperebbe il nostro paesaggio, impatterebbe su un secolare, ricco e pregevole ecosistema e seppellirebbe il suo valore storico, culturale e archeologico.
A questo ci siamo opposti con fermezza, adoperando tutti gli strumenti possibili a nostra disposizione: dal ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, alle interrogazioni regionali e comunali fino alla mobilitazione popolare.
Una piazza, quella di ieri, che racconta di una comunità stanca e arrabbiata, che farà il possibile per difendere la propria casa. Oltre alle diverse associazioni del territorio, erano presenti anche i rappresentanti delle amministrazioni di Rionero, Venosa, Ripacandida e del Comune di Barile e di San Fele.
Anche il Sindaco di Melfi ha preso parte alla mobilitazione, dichiarando la condivisione delle nostre istanze. Al di là delle dichiarazioni di principio, ci aspettiamo, adesso, reali, concreti e immediati atti conseguenti. Certo, dispiace che il Sindaco, sedicente civico, abbia confuso l’importanza di una mobilitazione dal basso con quella che ha definito “politica urlata”: un’espressione sprezzante che vorrebbe ridicolizzare l’impegno politico a sostegno del Comitato e delle associazioni. Non intendiamo raccogliere questa provocazione che, evidentemente, rivela la distanza che separa il sindaco Maglione dalle istanze della comunità.
Detto questo, su Crugname non arretreremo di un millimetro: continueremo a contrastare la cava adottando tutti gli strumenti a nostra disposizione e lo faremo a più livelli: nazionale, regionale e locale. Attendiamo ancora risposte dal neo-assessore Latronico, il quale pensa di giustificare le autorizzazioni concesse con un laconico e deresponsabilizzante “atto dovuto”. Non accettiamo questo appiattimento delle scelte politiche su un piano meramente burocratico-amministrativo.
Non smetteremo di chiedere spiegazioni e, alla cava, continueremo a preferire le risorse del nostro Vulture, il suo paesaggio, la sua storia, i suoi frutti.
Carmela Carlucci – Consigliera Regionale M5s Basilicata
Gianni Leggieri – Consigliere Regionale M5s Basilicata
Michele Giordano – Consigliere Provinciale
Alessia Araneo – Consigliera Comunale M5s Melfi