Stiamo toccando con mano gli effetti della crisi energetica, un aspetto che riguarda ambiti molto eterogenei, dalla geopolitica alla sostenibilità, passando dalla tenuta economica di milioni di famiglie.
Un primo intervento degno di nota è stato avviato col superbonus 110%, ma le notizie di questi giorni palesano una nuova serie di ostacoli alla efficace attuazione della norma.
Anche le regioni, alla luce della loro competenza concorrente, possono fare la loro parte per mettere in campo misure concrete per implementare la strategia energetica in maniera sostenibile.
Una di queste potrebbe essere il cosiddetto Reddito Energetico, uno strumento volto a diffondere l’utilizzo delle energie rinnovabili tra i cittadini. Lo scopo è quello di incentivare la realizzazione di impianti privati di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile con l’erogazione di contributi a fondo perduto rivolti a chi non ha la disponibilità economica per acquistare gli impianti necessari per la produzione di energia da fonti rinnovabili e, quindi, a determinate categorie di soggetti economicamente deboli, con basso reddito Isee nonché a categorie svantaggiate come giovani coppie, famiglie numerose, disabili e anziani.
È proprio su questa linea che abbiamo protocollato una proposta di legge regionale. Per avere contezza di qualche esempio pratico basterebbe volgere lo sguardo alla vicina Regione Puglia che, dopo aver approvato la legge, ha già emanato un regolamento in tal senso.
Auspichiamo un rapido avvio del dibattito e un confronto sereno al fine di migliorare quanto più possibile la norma con il contributo di tutti i colleghi.
Gianni Perrino
Carmela Carlucci
Gianni Leggieri
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale