A distanza di 41 anni dalla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna c’è bisogno di fare piena luce su uno dei momenti più tragici e sanguinosi della storia italiana. I familiari delle vittime hanno bisogno di conoscere la verità.
Furono 85 le vite spezzate e 200 feriti, mentre i molti sopravvissuti si portano dentro di sé ferite insanabili. In questi anni vi è stato un lavoro incessante delle istituzioni e dell’associazione dei familiari delle vittime, e sicuramente si arriverà a fare completa luce sulle responsabilità dei mandanti.
Abbiamo ancora negli occhi le immagini dell’attentato, immagini di guerra, di muri e corpi sventrati. Ma in questo lungo percorso, la ricerca della verità non è mai venuta meno, non si è mai smesso di ricordare, di fare memoria, di partecipare. Ora spetta alla magistratura inquirente proseguire nelle indagini che sono ancora in corso in modo che si possa arrivare alla conclusione del processo. Solo in questo modo si potranno rafforzare i valori e i principi della democrazia.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Basilicata