La convocazione del Consiglio comunale in seduta aperta per discutere sul presente e sul futuro dell’ospedale di Venosa, rappresenta un’occasione di riflessione non solo per comunità della città oraziana ma per l’intera area Nord della Basilicata. Siamo reduci da oltre un anno e mezzo di tribolazioni, dove i cittadini sono stati sottoposti a grandi stress, hanno affrontato lutti e sono stati privati, nell’organizzazione sanitaria che l’emergenza pandemica ha imposto, di alcuni servizi.
Ora, come giustamente rilevato nella traccia dell’assise comunale del 15 luglio prossimo, occorre essere capaci e lungimiranti a programmare e a rendere i presidi ospedalieri esistenti i punti di forza di una sanità regionale che deve puntare tutto sulla qualità. Partire da quanto si ha già a disposizione. Puntare tutto sul valore delle risorse umane, medici e personale sanitario.
Oltre un anno fa, durante la diffusione del Coronavirus, ho posto all’attenzione del Consiglio regionale e della Giunta la strategicità dell’ospedale di Venosa, che deve ritornare ad offrire servizi degni di questo nome con un potenziamento che la fase post pandemica impone. La mozione del MoVimento Cinque Stelle discussa e votata favorevolmente nello scorso mese di marzo va proprio in questa direzione e vigilerò affinché gli impegni presi si traducano in fatti concreti in favore della cittadinanza.
Sono certo che il Consiglio comunale della Città di Venosa, al quale ha assicurato la sua partecipazione l’assessore alla Salute, Rocco Leone, sarà un’occasione per un confronto franco e aperto. I tempi impongono collaborazione e sforzi costanti tra i protagonisti delle istituzioni, a tutti i livelli, per migliorare le condizioni di vita dei lucani, stremati da mesi estremamente pesanti.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle