Come annunciato dalla Ministra dell’Istruzione Azzolina, a settembre i nostri studenti torneranno tra i banchi. Tante le preoccupazioni e alto il livello di guardia. Ogni regione e ciascuna realtà scolastica dovranno adeguare gli istituti alle norme e ai principi anti-covid contenuti nel documento approvato dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza Coronavirus.
L’emergenza sanitaria si è ridimensionata, ma il rischio del contagio non è assolutamente scomparso e le nostre scuole − quali luoghi di inevitabile concentrazione di persone – sono naturalmente più esposte.
Il comparto scuola, così come quello della sanità pubblica, oggi più che mai patisce gli annosi tagli che si sono succeduti nel tempo: dalla riforma Gelmini in avanti, la scuola pubblica è stata smantellata e privata delle risorse necessarie al suo funzionamento e la crisi che stiamo attraversando non ha fatto altro che portare ad emergenza tutte queste debolezze.
A settembre, tuttavia, bisogna tornare a scuola e farlo in piena sicurezza. Per questo, sarà indispensabile adeguare le nostre realtà scolastiche alle norme anti-covid, che, tra le altre cose, prevedono un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro nelle aule e in tutti i locali scolastici; un distanziamento di almeno 2 metri per lo svolgimento dell’attività di educazione fisica; la predisposizione di un ambiente consono per il consumo dei pasti, che garantisca distanza e dunque sicurezza agli studenti e a tutto il personale scolastico.
A queste necessità si aggiunge il problema, non da poco, dei trasporti: dal momento che, in Basilicata, un cospicuo numero di studenti raggiunge il proprio istituto scolastico utilizzando i mezzi pubblici, bisognerà garantire un congruo numero di autobus per assicurare il giusto distanziamento tra gli studenti, nonché la sicurezza degli autisti.
Per osservare queste norme, urge istituire un tavolo tecnico espressamente ed esclusivamente dedicato alla gestione della delicata fase di riapertura delle scuole. È necessario mappare tutti gli istituti scolastici, valutarne gli spazi, eventualmente individuarne di nuovi; così come è necessario assicurarsi che ci sia un numero sufficiente di autobus per far viaggiare in sicurezza gli studenti; organizzare − così come suggerito dal documento approvato dal Comitato tecnico-scientifico – anche l’arrivo dei suddetti mezzi nei pressi degli istituti, per non creare ingorghi e assembramenti. Ciascuna realtà scolastica, per meglio adeguarsi alle norme previste, potrà ricorrere a nuove turnazioni didattiche.
Dunque, prima di ripartire a settembre, bisogna stabilire e organizzare tutto questo. E occorre farlo immediatamente.
Pertanto, abbiamo formalmente richiesto l’istituzione di un tavolo tecnico – che coinvolga almeno l’assessore regionale con delega alla Formazione, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, l’Ufficio Scolastico Regionale, i sindacati della scuola e una omogenea rappresentanza dei componenti del Consiglio Regionale.
A scuola bisogna tornare, ma in sicurezza.
Carmela Carlucci
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale