Come ormai ben tutti sappiamo, l’emergenza sanitaria, causata dalla diffusione del Covid-19, ha comportato una grave crisi economica e finanziaria che sta travolgendo tutti i settori della produzione e del lavoro.
Numerosi gli incentivi, le indennità e le agevolazioni previsti, a livello nazionale, dal Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (“Cura Italia”) e dal Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020, nonché le prestazioni assistenziali riconosciute a disabili civili, ciechi civili e sordi (che comprendono anche la pensione di invalidità); tuttavia, ancora troppi sono i lavoratori in sofferenza.
Proprio per prestare soccorso a tutti quei lavoratori autonomi che non riescono a fronteggiare le spese legate alla propria attività professionale, con Deliberazione di Giunta Regionale n. 273 del 21/04/2020, è stato approvato l’avviso pubblico “Bonus Liberi Professionisti”, con il quale si intende sostenere con un contributo forfettario (bonus una tantum), i liberi professionisti che svolgono in via esclusiva l’attività professionale e che, non beneficiando di altre fonti reddituali e di nessun’altra forma di sostegno, causa emergenza Covid-19, oggi non percepiscono alcun emolumento.
Un’iniziativa apprezzabile che andrebbe, però, estesa anche ad altre categorie. Sono tante le segnalazioni che abbiamo ricevuto da agenti di commercio, i quali denunciano l’ingiustificata impossibilità di accedere all’Avviso Pubblico“ bonus liberi professionisti”.
Sembrerebbe, come riportato da una faq pubblicata sul sito della Regione Basilicata, che tale esclusione sia giustificata dal fatto che la categoria degli agenti di commercio sia stata equiparata a quella delle imprese.
In realtà, ai sensi dell’art. 2 comma 1 del richiamato Avviso Pubblico, sono considerati soggetti beneficiari i liberi professionisti, in possesso, tra gli altri, del seguente requisito: iscrizione all’albo professionale e alla relativa Cassa Previdenziale privata, ovvero, nel caso in cui l’albo professionale e/o la Cassa previdenziale non siano costituiti alla gestione separata INPS.
A tal proposito, si intende ribadire che la categoria degli agenti di commercio, oltre all’iscrizione obbligatoria alla Cassa Previdenziale ENASARCO, è soggetta anche all’iscrizione all’INPS con i versamenti dei contributi.
Inoltre, lo stesso MEF, attraverso il Decreto Cura Italia, ha ritenuto opportuno estendere il bonus di 600 euro previsto dall’art. 28 del suddetto decreto, anche agli agenti di commercio, inquadrando tali soggetti come categoria danneggiata dall’emergenza al pari dei prestatori di lavoro autonomo.
Tale interpretazione inclusiva del MEF, sembrerebbe, tener conto del particolare doppio obbligo contributivo a cui la categoria agenti di commercio deve sottostare.
Chiediamo, dunque, al Presidente Bardi e alla sua Giunta di estendere il “Bonus Liberi Professionisti” approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 273 del 21.04.2020, anche agli agenti di commercio colpiti dall’attuale crisi economico – finanziaria causata dall’emergenza sanitaria “COVID-19”, per far sì che anche quest’ultimi, al pari dei tanti liberi professionisti, riescano a sostenere le spese necessarie per portare avanti la propria attività professionale.
Carmela Carlucci
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale