È davvero incomprensibile il senso del messaggio diffuso dal consigliere Quarto nella giornata di ieri, relativamente alle modifiche proposte alla legge regionale contro la ludopatia da lui sottoscritte.
Il consigliere Quarto dà un colpo al cerchio e uno alla slot: pur sottolineando la vasta portata del dramma sociale costituito dall’azzardopatia, l’esponente della maggioranza afferma senza remore che “Nessuno può ergersi a moralizzatore leggendo in anticipo quali saranno in futuro gli effetti della normativa.”
L’ambiguo comunicato di Quarto omette che la legge regionale 30/2014 è stata applicata in maniera parziale dal giorno della sua approvazione e, in qualche modo, gli operatori del settore hanno avuto tutto il tempo per adeguarsi alle prescrizioni. Anche l’osservatorio regionale sul GAP è inspiegabilmente bloccato per motivi che non è dato conoscere.
Questa volontà di modificare l’impianto normativo sta colpevolmente bloccando i lavori nell’assise di Via Verrastro. È uno dei motivi per cui cade così spesso il numero legale durante le sedute.
Le spaccature all’interno delle componenti di maggioranza sono evidenti come dimostrano le dichiarazioni dei commissari di partito inviati direttamente dalla Padania.
Invitiamo i promotori di questa sciagurata modifica a prestare maggiore attenzione alla gravità del problema.
Nei giorni scorsi è stata pubblicata una ricerca condotta dalla Caritas Ambrosiana dalla quale si evince che l’azzardo intacca le relazioni sociali e colpisce centinaia di famiglie. Il tessuto sociale della popolazione lucana è già fortemente indebolito da problemi atavici: non rendiamoci complici di ulteriori peggioramenti.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale