Una delle novità più rilevanti degli ultimi anni nel settore dei trasporti regionali è stata sicuramente l’istituzione del servizio “Frecciarossa”, col quale la nostra regione si collega alla linea dell’alta velocità nazionale.
Il buon numero di passeggeri ha fatto sì che si rivitalizzasse lo scalo di Ferrandina che fino a qualche tempo fa sembrava un abbandonato luogo spettrale. Tuttavia, come ben certificato dal rapporto “Pendolaria” di Legambiente, la situazione dei trasporti lucana non è delle migliori e c’è ancora tanto lavoro da fare: la linea sulla quale circola il Frecciarossa, la Battipaglia-Potenza-Metaponto, è tra le 10 peggiori di tutta italia.
Nelle scorse settimane abbiamo raccontato gli esiti delle interlocuzioni con il responsabile del dipartimento trasporti, sulla rendicontazione economica dei primi due anni di servizi e non avevamo nascosto le nostre perplessità.
Come ormai noto, la regione Basilicata mette a disposizione un contributo per l’espletamento della tratta regionale del Frecciarossa: nel primo biennio ammontava a circa 3,3 milioni di euro mentre, col nuovo contratto, si spenderanno circa 3 milioni di euro.
I nostri dubbi, confermati a seguito di una attenta analisi, erano relativi al modo in cui erano stati calcolati i proventi di Trenitalia rispetto alla tratta. Il contributo regionale è stato stanziato per garantire la sostenibilità del servizio, ma i ricavi dell’operatore parrebbero aver superato le più rosee aspettative. Secondo i dati a nostra disposizione, per il periodo corrispondente a gennaio – settembre 2017, applicando la tariffa più bassa, Trenitalia avrebbe incassato, in nove mesi, oltre quattro milioni in piú rispetto a quanto preventivato, al netto del contributo regionale, nel Piano Economico Finanziario relativo al servizio per l’intero anno. Ora, contratto alla mano, si può leggere che nella quantificazione dei ricavi rivenienti dalla linea ferroviaria si debba tener conto di tutti i titoli di viaggio venduti agli utenti del servizio attivato nella tratta in oggetto. Stando ai dati di cui siamo in possesso, richiesti ed ottenuti mesi addietro con formale richiesta di accesso agli atti, il tratto ferroviario lucano, da ‘insostenibile’ e bistrattato che era, sembrerebbe essersi trasformato in una gallina dalle uova d’oro per Trenitalia.
A questo punto crediamo sia doveroso effettuare una ricognizione dettagliata da parte del dipartimento per verificare se ci sono i presupposti per il recupero di eventuali somme non dovute da parte della regione. A tal proposito abbiamo interpellato l’assessore Merra con una interrogazione.
Visto, quindi, che il collegamento all’alta velocità sembrerebbe pienamente vantaggioso per tutti (anche la Puglia ha recentemente deciso di rinnovare l’accordo), l’obiettivo del futuro prossimo dovrebbe essere quello di potenziare le infrastrutture ferroviarie al fine di uscire dalle classifiche della vergogna. Trasporti efficienti e moderni sono la chiave per uscire da un isolamento endemico a cui dobbiamo porre fine una volta per tutte. Ci impegneremo a fondo per continuare a dare il nostro contributo fattivo per raggiungere questo obiettivo.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale