Riceviamo e pubblichiamo una lettera da parte di un gruppo di disoccupati viggianesi da questa mattina in presidio permanente presso il comune della cittadina. Preghiamo chi vive nelle vicinanze di seguire la vicenda e dare una mano in base alle proprie possibilità.

Oggi a partire dalle ore 10 i disoccupati viggianesi stanno presidiando ad oltranza la sede del comune di Viggiano. Con questa nuova manifestazione vogliamo “costringere” i nostri amministratori a risolvere definitivamente il problema occupazionale viggianese.

Il signor Sindaco Alberti è stato propenso a riceverci per discutere di nuovo il tema. Noi abbiamo rinunciato ad un ennesimo incontro ben sapendo l’esito della discussione e per non sorbirci di nuovo le solite “chiacchiere”. Dopo di che Alberti, accompagnato dal suo vice Montone, sono scesi per strada pregando una nostra delegazione di accompagnarli presso la sede del distretto meridionale ENI di Viggiano. Noi abbiamo rifiutato anche questo invito ritenendolo un nuovo tentativo di “addolcire” i nostri animi. Il sindaco ed il suo vice si sono recati alla sede ENI. (Noi abbiamo richiesto ufficialmente il 30 aprile all’ENI un incontro. Il 16 maggio, durante la nostra manifestazione davanti la sede ENI di Viggiano, il signor Gheller, responsabile del distretto, non ha voluto riceverci insieme ai rappresentanti dell’amministrazione.

Non hanno voluto riceverci nemmeno il 30 maggio all’incontro organizzato dal sindaco Alberti). Ora abbiamo deciso di porre la nostra piena fiducia nelle mani dell’amministrazione di Viggiano ed al consigliere provinciale Prinzi che hanno dato parola di risolvere il nostro problema. Loro hanno dichiarato di aiutarci anche facendo dichiarazioni alla stampa. Ora è il momento che mantengano le loro promesse. Noi siamo decisi di manifestare la nostra rabbia sino a quando non avremo ricevuto delle proposte concrete, cioè un lavoro SUBITO. La maggioranza di noi è disoccupato già da anni, non abbiamo più il tempo, la possibilità e la voglia di aspettare, abbiamo già aspettato troppo.

Oggi si è unito alla nostra manifestazione anche un gruppo di giovani disoccupati, anche loro hanno deciso di “pretendere” qualcosa dalla politica. Certo il loro problema non è il lavoro subito, chiedono, però di assicurarsi un futuro, chiedendo alla politica formazione professionale mirata e la sicurezza di lavoro poi.

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