Un’ecatombe silenziosa: in Italia ogni anno si registrano più di mille morti sul lavoro e numerosissimi infortuni. Secondo l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione sugli Infortuni sul Lavoro (INAIL), in Basilicata si sono registrati nei primi otto mesi del 2019 sono state già 11 le morti c.d. “bianche” (a seguito di incidenti sul lavoro). In Italia 685: una carneficina inaccettabile. Non si può morire sui luoghi di lavoro: le Istituzioni, la Politica e le parti sociali devono continuare, con maggiore determinazione e impegno, a creare ed alimentare una cultura e una prassi della sicurezza sul lavoro che coniughi la tutela della salute dei lavoratori con il diritto al lavoro.
Il prossimo 13 ottobre 2019 si terrà la 69ª edizione della Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro: quest’anno è stata scelta la città di Palermo per la manifestazione nazionale e la città di Avigliano per la manifestazione nella regione Basilicata.
Il tragici eventi occorsi nelle scorse settimane hanno generato non solo una grande e partecipata commozione, ma anche profondo dolore e fortissima indignazione.
Pur avendo l’Italia un sistema legislativo per la tutela e garanzia della sicurezza sul lavoro tra i più avanzati, occorre potenziare gli strumenti e gli enti deputati al controllo della corretta applicazione del quadro normativo vigente. Il pieno rispetto delle leggi e l’obiettivo dell’abbattimento degli infortuni, devono essere perseguiti attraverso la messa in opera di attività sinergiche virtuose che attivino tutti gli strumenti disponibili (vigilanza, assistenza, repressione, incentivazione) fino alla emarginazione delle aziende che reiteratamente operano in violazione delle norme di tutela della salute e sicurezza.
Occorre sostenere e promuovere gli investimenti delle aziende sui sistemi di sicurezza e sulla organizzazione delle stesse, tali da garantire ai lavoratori un grado elevato di informazione/formazione sulle condizioni ambientali, sulla tutela della salute e sulla stessa sicurezza. È necessario rilanciare rapporti organizzati all’interno delle imprese tra lavoratori, Organizzazioni Sindacali, datori di lavoro e rappresentanti degli Enti Locali e Territoriali.
Va rafforzato il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza nelle Aziende, quello territoriale per i cantieri temporanei e mobili, e quello della Sanità pubblica nei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro.
Con la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale abbiamo chiesto alla Giunta Regionale di organizzare, di concerto con le altre istituzioni interessate, le parti sociali, il mondo dell’associazionismo, una Conferenza regionale sul tema della sicurezza del lavoro.
La Giunta deve impegnarsi a verificare la possibilità di rafforzare gli strumenti di sostegno alle imprese per attuare buone prassi in materia di prevenzione e formazione, a sviluppare tutte le possibili iniziative per promuovere la sicurezza e la qualità del lavoro e per contrastare il lavoro nero e precario in tutti i settori economici e professionali attraverso la formulazione di un piano di azioni coordinate con i diversi livelli istituzionali, con le parti sociali e con tutti i soggetti associativi e rappresentativi del mondo del lavoro.
Gianni Leggieri
Gianni Perrino
Gino Giorgetti
Gruppo M5S Basilicata