Apprendo dalla stampa della presa di posizione dell’Assessore alle Attività Produttive, Franco Cupparo, che si è rifiutato di tener conto del coinvolgimento pregresso dei Comitati per la Salvaguardia del Territorio e La Voce di Corleto ai tavoli concertativi, associazioni e comitati che si sono battuti per tutelare l’ambiente e la salute delle popolazioni che vivono in prossimità del Centro Oli Tempa Rossa.
Questa posizione assolutamente intollerabile è stata espressa da Cupparo durante un incontro svoltosi ieri presso la Prefettura di Potenza convocato dal Prefetto e avente a oggetto le problematiche occupazionali presso il Centro Oli Tempa Rossa.
Voglio ricordare all’Assessore Cupparo che il Diritto alla Salute è sancito dalla Costituzione all’art. 32 che cito testualmente “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”Non è assolutamente tollerabile la scelta di tenere fuori dal dibattito pubblico questi comitati che svolgono un ruolo fondamentale e oltretutto volontario, decidendo in questo modo di limitare i tavoli alla partecipazione dei soli sindaci e sindacati, ponendo in secondo piano le criticità ambientali rispetto alla necessità di avviare l’impianto quanto prima per garantire gli ingenti investimenti sostenuti da Total.
Voglio ricordare a Cupparo che in qualità di Assessore Regionale rappresenta e deve tutelare gli intessi di tutti i cittadini lucani, e che non può decidere di andare oltre le norme costituzionali, dando priorità alle attività di una multinazionale, prescindendo da tutte le azioni e i confronti necessari per tutelare al massimo la salute dei cittadini e anche dei lavoratori di Tempa Rossa e le tante aziende agricole ivi preesistenti e irrimediabilmente pregiudicate dallo stravolgimento di un territorio in origine a vocazione esclusivamente agricola.
Non si tratta di poter scegliere a chi o a cosa dare priorità, la tutela dell’ambiente e della salute devono venire prima di tutto il resto, non possiamo continuare a cedere al ricatto occupazionale soprattutto in una regione come la Basilicata, martoriata dalle estrazioni in Val d’Agri.
Le motivazioni depositate nei giorni scorsi dal Tribunale del Riesame di Potenza sugli arresti dei dirigenti del COVA devono far riflettere non solo Cupparo, ma tutta la Giunta Bardi. Si parla di “Strategie aziendali di massimizzazione dei profitti, a fronte dei quali il danno ambientale era previsto, conosciuto e concretamente voluto in quanto alternativa fattuale alla riduzione dei volumi di produzione.”
Sono comunque fiducioso, l’Assessore Cupparo ha tutto il tempo per raddrizzare il tiro e coinvolgere pienamente tutti i comitati e le associazioni che si battono per la tutela della salute e dell’ambiente.
Devono essere perseguite tutte le azioni utili alla tutela e alla salvaguardia della salute e dell’ambiente, non vogliamo e possiamo permettere che Tempa Rossa causi un secondo disastro ambientale.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata