Come denunciato da quasi due mesi fa la situazione dei lavoratori della CallMat di Matera, la più grande azienda di telecomunicazioni presente in Basilicata, si fa sempre meno chiara. Ci troviamo di fronte alla mancanza di certezza sul futuro lavorativo di tantissime persone che finora non hanno avuto dall’azienda nessuna rassicurazione su quello che succederà dopo il 31 marzo 2019 quando scadrà la mono-commessa Tim.
Nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta ai lavoratori né dalla dirigenza né da parte delle RSU. Cresce sempre di più la preoccupazione per il futuro e la tenuta occupazionale dei circa 400 dipendenti CallMat, più della metà assunti con contratto di apprendistato.
Il clima di incertezza sul futuro di migliaia di lavoratrici, lavoratori e delle loro famiglie è man mano andato crescendo. La CallMat s.r.l. deve assolutamente fare chiarezza circa l’eventuale proroga della mono-commessa Tim.
La Regione Basilicata non ha risposto alla mia richiesta relativa alla convocazione immediata di un tavolo con l’azienda e i rappresentanti sindacali per impedire perdite di posti di lavoro.
Alla luce dell’incontro tenutosi in regione nel mese febbraio con l’Unione Sindacale di Base e con la rappresentanza aziendale USB in CallMat, in cui si è palesata da parte di una delegazione di lavoratori materani la legittima preoccupazione rispetto al loro futuro lavorativo, ho ritenuto non più rinviabile un confronto con l’azienda, a cui ho chiesto formalmente un incontro per discutere del futuro dei lavoratori.
Alle stesso tempo ho provveduto a inviare un dossier su questa vicendasia alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sia al Ministero dello Sviluppo Economico.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata