Il quartiere Bucaletto di Potenza è il simbolo dei giochi di potere sulla pelle dei cittadini in cui le priorità non incrociamo mai le esigenze di un vivere dignitoso. Le priorità sono sempre altre: interessi di pochi, tentativi di speculazione, risorse economiche da gestire. Mai le persone al centro, i potentini diBucaletto. L’attuale amministrazione De Luca prosegue sulla strada già tracciata in passato. Per questo motivo ritengo di dover fare alcune considerazioni.
La recente ordinanza comunale n. 4 del 27/9/2018 è stata assunta in difformità delle premesse contenute nel Protocollo di Intesa tra Regione Basilicata e Comune di Potenza. Lo stesso Protocollo di intesa prevede espressamente un coinvolgimento diretto, nella condivisione delle scelte, degli abitanti residenti. Non ci risulta sia mai avvenuto tutto ciò.
Il Protocollo parla espressamente di “punto di equilibrio tra i bisogni della collettività e le esigenze del mercato, ricercando una sostenibilità ambientale, attraverso una progettualità in cui la qualità urbana e ambientale, la resilienza diventino paradigmi imprescindibili”. La sostenibilità ambientale viene tuttora trascurata, così come i bisogni dei cittadini residenti che non si collocano mai come fruitori della qualità urbana ed ambientale.
Il Protocollo richiamato parla altresì della garanzia della “più ampia partecipazione degli stakeholders e il raccordo funzionale degli strumenti di intervento in corso di realizzazione e quelli in fase di programmazione presente e futura”. Finora è tutto sulla carta. Proclami, buone intenzioni – che forse mascherano altro -, ma nessuna incisività nella realtà.
L’Ordinanza n. 4/2018 si base sul falso presupposto di “dover dare immediata esecuzione al Progetto di rigenerazione ed innovazione sociale del quartiere di Bucaletto” per il quale non esiste ancora un piano volumetrico né un progetto esecutivo approvato.
Ma non possiamo tralasciare altre situazioni.
L’Amministrazione Comunale di Potenza continua a non interrogarsi su questioni impellenti. I residenti a Bucaletto che dovranno garantire la liberazione dei prefabbricati per fare posto alle attività previste su quelle aree, come e quando beneficeranno del Progetto di rigenerazione ed innovazione sociale del quartiere in cui vivono?
L’invito rivolto dall’Amministrazione Comunale ai cittadini destinatari dell’Ordinanza ad aderire all’“Avviso per la erogazione di contributi economici per autonoma sistemazione abitativa” è caratterizzato esclusivamente dalla certezza della liberazione dei prefabbricati, mentre non si conoscono tempi e modi riguardanti il rientro a Bucaletto negli immobili che saranno oggetto di progetti di rigenerazione e innovazione sociale del quartiere.
Incertezza totale pure in merito all’ottenimento, alla scadenza del termine massimo di erogazione del contributo (art. 3 punto 6 Disciplinare per l’erogazione di contributi economici per autonoma sistemazione abitativa), degli alloggi “acquistati, recuperati o costruiti…..”. Incertezze sulle procedure e sul ruolo dell’Ater.
Nessuna presa di posizione da parte dell’Amministrazione Comunale su altre problematiche quali i contributi economici erogati ai cittadini richiedenti. Tanti i punti oscuri. Tante le domande che poniamo al Sindaco di Potenza, Dario De Luca.
Come ed in che misura i contributi economici erogati ai cittadini richiedenti saranno considerati ai fini delle condizioni reddituali soggettive, previste dal Disciplinare approvato?
Come e da chi verranno rendicontati i contributi erogati ? Viene richiesto un regolare contratto di locazione ?
Qual è la priorità giustificativa della esigenza di ottenere la anticipata disponibilità dei settori 7 e 8 del quartiere Bucaletto, in assenza di un progetto esecutivo da attuare?
Sulla base di quale nuovo Programma l’Amministrazione Comunale di Potenza ha inteso dare impulso alla errata considerazione “che l’attuazione del “Bando Periferie” ha subito un momentaneo rallentamento”?
Quale autorizzazione ha ricevuto l’Amministrazione Comunale di Potenza dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di avviare l’intervento sui settori 7 e 8, in quanto (è contenuto nella documentazione esistente) “la disponibilità delle aree ricadenti nei settori 13-17-18-19 non risulta urgente”?
È scindibile il Programma di riqualificazione e di rigenerazione sulla base della presunta (ed assolutamente non veritiera) urgenza al conseguimento della sola disponibilità delle aree ricadenti nei settori 7 e 8?
L’emergenza quasi quarantennale di Bucaletto si può affrontare solo con la trasparenza e avendo come unico obiettivo la salvaguardia del diritto dei cittadini residenti a vivere in condizioni dignitose. Altre manovre ci fanno sospettare che si intendono assecondare “secondi fini”, rimanendo sulla strada già tracciata in passato.
Gianni Leggieri
Portavoce M5S Basilicata