In questi giorni si sta facendo un gran parlare di quell’oggetto misterioso chiamato “bilancio regionale” e come al solito non mancano i proclami da parte di Pittella che, quasi a voler negare la realtà, cerca di nascondere la gravità della situazione.
I vincoli di bilancio imposti dai trattati europei rappresentano un ulteriore cappio per le finanze regionali, ma è innegabile che nel corso dei decenni si è esagerato con le spese folli. Una di queste è sicuramente rappresentata dalla scommessa dei derivati, nata in sordina con la giunta Bubbico (correva l’anno 2002) e ratificata dalla giunta De Filippo nel 2006. È ormai assodato che la Regione Basilicata ci ha rimesso circa 44 milioni di euro. Nel maggio 2017 il consiglio regionale ha anche approvato una risoluzione che impegnava la giunta a mettere in campo tutte le azioni possibili per salvaguardare gli interessi dei cittadini lucani. Nella parte dispositiva come M5S riuscimmo a far inserire la possibilità di far intraprendere azioni legali anche in virtù del pronunciamento dell’Unione europea sulla “manipolazione dei tassi Euribor avvenuta fra il 2005 e il 2008”.
Negli ultimi mesi i pareri prodotti dagli studi legali incaricati dalla Regione hanno sostanzialmente quantificato in euro 800 mila il possibile rimborso da parte di uno solo dei due istituti di credito, UBS e DEXIA Crediop, che hanno propinato la polpetta milionaria alla regione. Un altro ostacolo sarebbe costituito dal fatto che i contratti sono retti dal diritto inglese e prevedono espressamente la clausola di elezione del foro di Londra che potrebbe risultare addirittura controproducente per le casse regionali.
Tuttavia una concreta possibilità di rivalsa per la regione potrebbe essere rappresentata proprio dalla Decisione del 2013, caso n. AT 39914 del 3 dicembre 2013Commissione Europea, pubblicata solo qualche mese fa e che si rifà a quanto inserito nella mozione approvata dietro nostra sollecitazione. La commissione Europea ha di fatto accertato che vi era un’intesa restrittiva della concorrenza, ovvero un cartello tra le principali banche europee, con lo scopo di manipolare, a proprio vantaggio, il corso dell’Euribor. La Commissione Europea ha comminato multe per 1,7 miliardi di euro a Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Société Générale. Con ulteriore Decisione adottata in data 7 dicembre 2016, sempre la Commissione europea, ha comminato agli istituti bancari Crédit Agricole, HSBC e JP Morgan una sanzione complessiva pari a euro 485 milioni per un’intesa anticoncorrenziale nel mercato dei derivati su tassi di interesse mediante collusione nella quotazione di tali prodotti finanziari e scambio di informazioni sensibili.
Appare a nostro avviso possibile, sulla base delle Decisioni del 4 dicembre 2013 e 7 dicembre 2016 della Commissione Europea e delle ordinanze dei Tribunali di Pescara (13 febbraio 2018), Padova (06 giugno 2017 ) e Nocera Inferiore (28 luglio 2017), ottenere il risarcimento integrale di tutti gli interessi e dei flussi negativi sui derivati che la Regione Basilicata ha improvvidamente sottoscritto, per la nullità della clausola contrattuale Euribor e illecita manipolazione del medesimo tasso.
Crediamo sia doveroso approfondire gli sviluppi della risoluzione approvata a maggio 2017 e conoscere quali azioni si intendano mettere in campo alla luce delle decisioni della Commissione Europea.
Leggi testo interrogazione in commissione
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale