Ancora una volta, l’ennesima in una legislatura regionale funestata da numerosi passaggi a vuoto e “black out” della maggioranza pittelliana, la seduta odierna del Consiglio Regionale è stata sciolta per mancanza del numero legale. È evidente che l’ex-gladiatore Pittella, e la sua maggioranza ballerina non siano più in grado di assicurare nemmeno il funzionamento minimo e accettabile dell’Assemblea legislativa lucana. Sul senso di responsabilità continua a prevalere l’ingordigia delle correnti e fazioni interne al PD e delle altre “microcomponenti” della maggioranza: si ripetono assenze c.d. “tattiche” che fanno mancare i numeri in Aula consiliare, nel corso delle sedute, paralizzando per mesi le prerogative ispettive e legislative dei consiglieri soprattutto di opposizione. Ormai appare fin troppo chiaro come l’impasse del Consiglio e l’esasperante lentezza del lavoro nelle commissioni, siano strumenti subdoli cui Pittella e la sua maggioranza ricorrono.
Si pensa solo ed esclusivamente a giochi di poltrone: la mitosi del Partito Socialista non è andata a buon fine e Bocchicchio è a tutti gli effetti un consigliere regionale (ha rassegnato le dimissioni dal Consorzio Industriale di Potenza e dalla giunta di Avigliano) con buona pace di Valvano e Rossino; sono, inoltre, evidenti gli strascichi della guerra per la segreteria del Partito Democratico con il nuovo improbabile asse Santarsiero – Lacorazza.
In tutto questo marasma non c’è spazio per la proposta di anticipare la discussione della mozione per promuovere l’impugnativa del nuovo disciplinare tipo in materia di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e gas, avanzata dal M5S e rigettata a pochi giorni dalla scadenza prevista per il 30 ottobre. Evidentemente si preferisce che sia il governo nazionale a decidere le sorti della nostra terra.
A questo punto, considerata la conclamata impossibilità di continuare ad espletare compiutamente il proprio mandato, Pittella, in un sussulto di lealtà nei confronti dei lucani, emuli De Filippo traendone le conseguenze e dimettendosi, ponendo, in tal modo e finalmente, la parola “fine” a questo esasperante e puerile “gioco delle parti”. Per la Basilicata e per i lucani, vessati da decenni di malgoverno, sarebbe l’agognata liberazione dal giogo della malapolitica.
E, con il M5S, la possibilità di far governare la Basilicata ai cittadini, esautorando i ras di partito e le note e fameliche lobby e multinazionali.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale