A inizio del 2023 suscitarono molto scalpore le immagini di Striscia la Notizia che testimoniavano le situazioni al limite a cui sono costretti gli ospiti del Centro di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) di Palazzo San Gervasio. In molti ricorderanno lo sciopero della fame di Maurizio Tritto volto proprio a sensibilizzare tutti i cittadini sulle condizioni del CPR di Palazzo San Gervasio.
Nonostante una richiesta di audizione protocollata a marzo, solo nella seduta di ieri siamo riusciti ad audire in IV CCP Maurizio Tritto e l’Avv. Angela Maria Bitonti dell’Associazione Diritti Umani (ADU). Le testimonianze rimaste agli atti della commissione confermano, purtroppo, il quadro a tinte fosche già dipinto dai vari servizi delle TV nazionali. Il C.P.R. di Palazzo San Gervasio sembrerebbe una repubblica nella quale i diritti verrebbero del tutto sospesi. Persone che hanno la sola colpa di avere il permesso di soggiorno scaduto verrebbero del tutto private della libertà con una seria compromissione del loro diritto alla difesa. Le condizioni igienico-sanitarie, inoltre, sarebbero quasi inesistenti e accompagnate da diffuse problematiche di carattere psichico e psichiatrico a causa del ricorso forzato a tranquillanti e psicofarmaci. Qualcuno l’ha definita la “Guantanamo d’Italia”. E pensare che questa struttura è nata su un terreno confiscato alla mafia che avrebbe dovuto avere ben altre finalità.
Ringraziamo Maurizio Tritto e l’Avv. Angela Maria Bitonti per la loro testimonianza e per la loro attività di sensibilizzazione. Dal canto nostro continueremo ad approfondire questa situazione ed a mettere in campo tutte le azioni possibili per mandare un segnale dall’istituzione che ci onoriamo di rappresentare.
Le immagini e le testimonianze che provengono dai CPR non sono degne di un paese civile e di una regione accogliente e solidale come la Basilicata.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale