Nel contesto attuale, in cui discute sempre più di autonomia differenziata, noto che, spesso, si perde di vista un tema centrale. Un tema che – non solo in senso figurato – rappresenta un vero e proprio snodo per lo sviluppo del Sud Italia e della Basilicata. Mi riferisco all’atavica questione dei collegamenti stradali e ferroviari.
Le immagini, anche di disperazione, di tanti viaggiatori rimasti a terra perché il bus che avrebbe dovuto condurli a Salerno non si è fermato a Potenza hanno rappresentato l’ennesima presa in giro a danni dei lucani. Ogni giorno migliaia di nostri corregionali si spostano nel resto d’Italia per svariati motivi e hanno diritto a viaggiare in sicurezza e nel rispetto dei tempi di marcia.
La presenza del treno Frecciarossa, che attraversa la Basilicata, è sicuramente molto utile per connetterci al versante Tirrenico, che da Salerno permette di raggiungere tutta Italia. Ritengo utile, però, continuare ad evidenziare l’importanza della tratta ferroviaria Potenza-Melfi-Foggia, dove continuano ad essere impiegati treni con oltre quarant’anni di “servizio” sulle strade ferrate e non sempre in grado di garantire confort ai viaggiatori (non mancano casi di infiltrazioni di pioggia quando le condizioni meteo sono particolarmente ostili).
Ridurre i tempi di percorrenza da Potenza a Foggia, passando per Melfi, deve essere una sfida da vincere, considerato che la linea AV/AC Napoli-Bari, che si innesta anche a Foggia, rappresenta uno snodo fondamentale non solo per l’area Nord della Basilica, ma per l’intero Potentino. Una linea, quella che collega le più grandi città del Sud della penisola che nel 2027, a lavori conclusi, migliorerà le condizioni di trasporto e avvicinerà sempre di più il Mezzogiorno al resto del paese. Un tema, questo, che spesso viene posto su secondo piano, stranamente. Entro il 2027, alla conclusione dei lavori dell’ultimo lotto Hirpinia-Orsara, gli spostamenti dalla Puglia verso Napoli e Roma saranno velocizzati. Sarà possibile recarsi da Bari a Napoli in 2 ore, fino a Roma in 3 ore e collegare Lecce e Taranto alla Capitale in 4 ore con indiscutibili benefici per chi parte da Foggia. Prima di questa data sono comunque previste progressive riduzioni dei tempi di viaggio, grazie all’apertura per fasi dei nuovi tratti di linea, a partire dal nuovo collegamento diretto del 2024.
Le ricadute saranno positive anche per la Basilicata. Ecco perché insisto affinché sulla tratta Potenza-Melfi-Foggia siano fatti sempre maggiori sforzi per accorciare, a distanza di più di sessant’anni e a dispetto di una classe politica che probabilmente o non viaggia sui mezzi pubblici o viaggia poco, il divario che ha provocato danni economici e sociali.
Gianni Leggieri
Consigliere del M5S