Doveva essere la giornata per l’illustrazione della proposta del nuovo piano socio sanitario regionale, ma l’incontro con i vertici di AGENAS organizzato dalla Giunta Regionale è stato una sorta di aggiornamento rispetto a quello tenutosi nel settembre del 2021.
Il documento del piano vero e proprio è ancora in fase di elaborazione, ma dall’incontro odierno è emersa una serie di aspetti utili alla discussione che ci auguriamo avvenga al più presto nei prossimi mesi.
La nuova programmazione socio-sanitaria si dovrà muovere all’interno del perimetro segnato dal PNRR e del d.m. 77/2022 prediligendo il potenziamento dell’assistenza territoriale e l’abbattimento delle liste d’attesa e fronteggiando problemi comuni a tutte le regioni come la scarsità di personale medico e infermieristico.
La Basilicata, come primo obiettivo, dovrà porsi quello di frenare l’emigrazione sanitaria che drena circa 50 milioni di euro all’anno dal bilancio regionale. A tal proposito i dati raccolti e catalogati da AGENAS saranno utili per orientare le scelte in maniera più razionale ed efficiente. È stato illustrato l’esempio dei trattamenti ortopedici di elezione, per i quali i lucani preferiscono di gran lunga correre fuori regione salvo poi tornare per la riabilitazione. Sempre per frenare l’emigrazione sanitaria sarà indispensabile porre in essere gli accordi di confine con Campania, Puglia e Calabria, sui quali il Dipartimento Regionale ha predisposto dei documenti preliminari sottoposti alle tre regioni. Quello degli accordi confine – è bene ribadirlo – è un tasto su cui noi del M5S stiamo spingendo sin dalla scorsa legislatura.
Per quanto riguarda le novità previste dal PNRR molta attenzione è stata posta allo strumento delle 19 case di comunità e dai 5 ospedali di comunità previsti dal piano operativo regionale. Dal dibattito è emerso che questi strumenti potrebbero essere ampliati facendo ricorso a risorse regionali, una possibilità che a nostro avviso andrebbe approfondita sfruttando strutture già esistenti.
L’AGENAS ha poi rappresentato la necessità di potenziare la rete di RSA che allo stato attuale sono, per usare un eufemismo, insufficienti. Infine è stato posto l’accento su aspetti che la regione dovrà affrontare nel futuro prossimo, come la definizione delle nuove procedure di accreditamento delle strutture private, secondo quanto previsto dal D.M. 19/2022.
A detta di AGENAS la Basilicata potrebbe ambire ad essere una “piccola Svizzera”. Noi dal canto nostro ci accontenteremmo di diventare una regione “normale” con una sanità all’altezza di garantire il diritto alla salute a tutti i suoi cittadini. Non sarà un percorso semplice, in quanto occorrerà unità di intenti e buon senso a livello politico, aspetto quest’ultimo che tende a mancare soprattutto nella maggioranza di centrodestra. Il M5S farà le sue proposte con l’unico scopo di portare benefici all’intera comunità regionale.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale