L’improvvida uscita del consigliere regionale Massimo Zullino, che si immola per la comunità lucana chiedendo scusa ai cittadini della Basilicata per, a suo dire, lo “spettacolo oltremodo indecoroso e inverecondo” offerto dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale è l’ennesimo, goffo tentativo per ricercare i famosi quindici minuti di notorietà.
Da quale pulpito viene la predica? Il Consigliere della Lega non certo brilla per spirito ecumenico, considerate le fibrillazioni di cui è stato protagonista nei mesi scorsi nella maggioranza di centrodestra, all’insegna di polemiche non certo costruttive in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo. Fibrillazioni che non risparmia mai al centrodestra lucano, dove è inviso agli stessi suoi compagni di partito.
Ora pensa, addirittura, di poter pontificare sulle scelte e le discussioni in seno all’Ufficio di presidenza, ergendosi – non c’è mai limite al suo delirio di onnipotenza – ad autorità morale della massima assise regionale e del popolo lucano. Parla proprio il Consigliere Zullino di “contese da pollaio”, quando sono agli atti e nelle registrazioni video le sue sparate a testa bassa che nulla hanno a che fare con la sana e costruttiva dialettica da ricercare faticosamente, in ogni momento, nel Consiglio regionale.
Proprio il Consigliere Massimo Zullino ha la sfacciataggine di scusarsi con i lucani per le condotte altrui. Proprio lui che non ha brillato e non brilla per attenzione e pragmatismo nel rendere la Quarta Commissione Consiliare, che si occupa di Salute, un punto di riferimento per il massimo ente locale.
Consiglio al collega Zullino, prima di dare insegnamenti e criticare l’operato altrui, di fare un lungo bagno di umiltà
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle