La prima seduta di Consiglio Regionale del Bardi-ter è stata una sorta di ricognizione di tutto il tempo perduto in questi mesi per trovare una quadra ai capricci poltronari della maggioranza più instabile della storia politica regionale.
La precarietà dell’azione di governo sta tutta nel differimento al 30 aprile prossimo dell’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Basilicata e dei suoi organismi ed enti strumentali per l’esercizio finanziario 2022.
Nei prossimi giorni dovrebbe iniziare la discussione sul bilancio, ma il condizionale è d’obbligo. I sussulti delle scorse settimane dovuti al vergognoso mercato delle vacche messo in atto sulla giunta non sembrano essersi affatto sopiti.
Il nervosismo è ancora evidente come dimostrano le reazioni scomposte di alcuni consiglieri durante la discussione in aula. Il prossimo round di questa sfiancante lotta tra le fazioni di maggioranza dovrebbe tenersi sul rinnovo dell’Ufficio di Presidenza. Ieri, il Presidente Cicala, ha preso mestamente atto della mancanza del numero legale sul punto all’odg che prevedeva il rinnovo delle cariche del Consiglio Regionale.
Prevediamo acque agitatissime nei prossimi giorni ed altri coup de theatre all’altezza di quelli mostrati sino ad ora dalla compagine di maggioranza. L’auspicio, ovviamente, è quello di essere seccamente smentiti dai fatti.
La presidenza del Consiglio Regionale merita una persona all’altezza per segnare una netta discontinuità con quanto fatto da Carmine Cicala che, spesso e volentieri, ha dimenticato il suo ruolo super partes nei confronti dell’intera assise di via Verrastro.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale