Ci eravamo illusi che l’ASM avesse recepito la delibera ANAC n.75 del 16 febbraio 2022 e che la “messa a disposizione del ruolo senza incarico” come previsto dall’art. 3 comma 4 del D.Lgs n. 139/ 2013 ( Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico ) fosse una giusta sanzione disciplinare nei confronti della ex dirigente dopo la condanna in primo grado.
Ed invece, approfondendo quanto riportato nella delibera ANAC, è emerso che la cosiddetta “messa a disposizione del ruolo senza incarico” non può trovare applicazione al caso di specie in quanto la sentenza nei confronti della ex dirigente prevede – stando a quanto dichiarato dall’ANAC – esplicitamente l’applicazione della pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici. Per quali ragioni allora l’ASM, contravvenendo al parere contenuto nella delibera ANAC, intende mettere a “disposizione del ruolo senza incarico” la ex dirigente Benedetto? Ci sono forse ragioni che neanche l’ANAC è stata in grado di comprendere? Riteniamo che l’ASM debba quanto prima recepire integralmente le disposizioni dell’ANAC, se vuole riacquistare un minimo di decenza e credibilità, dopo i recenti scandali che l’hanno vista coinvolta. Dal canto nostro nei prossimi giorni presenteremo un’interrogazione per conoscere le ragioni di questa scelta, continuando a seguire da vicino lo sviluppo della vicenda.
Gianni Perrino
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale