In Basilicata ci sono poche certezze, tra queste il ciclico mancato pagamento dei forestali e l’altrettanto ciclico mancato pagamento dei lavoratori dell’AIAS.
E così, come già successo per i forestali, mi ritrovo a chiedere, ancora una volta, l’attenzione della Regione su un problema delicato e complesso, che chiama in causa la cura e la riabilitazione dei pazienti disabili e la sanità privata, ormai, a quanto pare, ineludibile stampella del pubblico.
Le periodiche crisi che colpiscono l’AIAS costituiscono, infatti, la spia di un problema decisamente più ampio che è quello della crisi della sanità pubblica, che non riesce più a fronteggiare le domande dei suoi pazienti: e allora si è proceduto, sempre più di frequente, a stipulare convenzioni tra ospedali pubblici e cliniche private, fino a svuotare sempre di più i primi a beneficio delle seconde.
Succede, poi, che la Regione Basilicata, oltre a non riuscire a rimettere in piedi la sanità pubblica, sembra venir meno anche agli accordi che sottoscrive con gli istituti privati convenzionati. A pagare questa “indolenza” sono loro: i lavoratori.
Tanto i dipendenti dell’AIAS di Potenza, quanto quelli di Matera e di Melfi, infatti, da mesi non ricevono la dovuta corresponsione. Pare, infatti, che le aziende non possano pagare gli stipendi ai dipendenti perché “costrette” a onorare le pendenze con Equitalia che, dopo il congelamento consentito dalla pandemia, sono tornate regolarmente a bussare.
Dunque, si onora Equitalia e ai dipendenti si chiede di pazientare. Tutto questo non è accettabile. Come non è accettabile che la Regione intervenga solo quando la situazione è esasperata, quando i lavoratori protestano e qualche rappresentante politico si indigna. Questo sistema non regge e finirà per collassare, oltre che per esaurire le energie dei lucani.
Pertanto, ho presentato una mozione per chiedere alla Regione di affrontare questa periodica crisi in modo definitivo, di incontrare immediatamente i vertici dell’azienda e i sindacati e di non smarrire mai il principio che dovrebbe guidare queste negoziazioni, ossia la prioritaria salvaguardia dei soggetti più fragili.
Carmela Carlucci
Consigliera regionale M5s Basilicata