Il momento storico che stiamo vivendo richiede pragmatismo e capacità strategica e spero che la Regione Basilicata possa farsi trovare pronta dinanzi alle sfide epocali che ci aspettano. La Missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, contenuta all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), prevede investimenti sulla rete ferroviaria per la mobilità e la connessione veloce del Paese. Tra gli interventi individuati dalla misura sopra menzionata sono compresi il potenziamento e la velocizzazione delle tratte ferroviarie che consentono le connessioni diagonali, come la Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia. Una chiara volontà di voler recuperare il divario territoriale in termini di infrastrutture e mobilità che ancora penalizza le aree meridionali con conseguente scarso sviluppo. Gli ambiti operativi previsti dal Piano nazionale sono anche altri, a partire dalla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (Missione 1), con l’aggiunta della transizione ecologica (Misura 2) dell’inclusione e della coesione (Missione 5). Gli investimenti destinati alle regioni del Mezzogiorno ammontano a 34 miliardi di euro su 61 che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha destinato al Sud.
In Basilicata e nel Sud a che punto siamo? Quali sono le proposte avanzate e gli interventi da mettere in campo? Purtroppo, non mancano i ritardi. Per quanto riguarda, ad esempio, la Missione 5 “Coesione e inclusione”, che, tra l’altro, prevede una riforma organica e integrata dei Centri per l’Impiego in termini di rafforzamento degli organici e formazione, nonché di misure specifiche per favorire l’occupazione giovanile, in quasi tutte le regioni del Sud non sono state ancora avviate le procedure per l’assunzione di nuovo personale. La Regione Campania ha provveduto ad assumere una parte di personale rispetto alle 550 assunzioni previste, mentre Sicilia, Molise e Calabria hanno pubblicato gli avvisi pubblici di selezione. La Basilicata, invece, segna il non invidiabile primato delle zero assunzioni. Il programma garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol), da quanto mi consta, esiste solo sulla carta.
Il Piano rappresenta un’occasione imperdibile di sviluppo per l’intero Paese, un ambizioso programma di investimenti senza precedenti da attuarsi entro il 2026. Andando di questo passo, però, vi è il serio rischio che anche il finanziamento per le politiche attive del lavoro possa disperdersi. La Regione Basilicata dovrà necessariamente rispondere a questa sfida. Occorre saper cogliere le opportunità che iniziano ad intravedersi.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle