Apprendiamo con sconcerto che undici nostri colleghi consiglieri regionali, in data 19 gennaio scorso, hanno sottoscritto ed inoltrato al presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, una nota con la quale si chiede di modificare ed integrare il Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale (PTFP) 2021/2023, già approvato dalla Giunta regionale il 17 settembre 2021 (DGR n. 721/2021).
Nella ‘carica degli undici’ si evidenzia che ‘nell’ambito delle attività svolte nei Dipartimenti regionali e, in particolare, quello del Consiglio Regionale, emerge una evidente carenza di personale di categoria D in possesso della laurea in giurisprudenza’.
Sembrerebbe, però, che i funzionari che prestano la loro attività presso il Dipartimento del Consiglio Regionale in possesso della laurea sopra menzionata sono in numero già sufficiente e che, tra l’altro, il mese scorso presso la Segreteria Generale del Consiglio sono state ricoperte tutte le Posizioni Organizzative, di cui anche 14 P.O. riferite al profilo giuridico amministrativo. Di recente la Giunta Regionale ha anche provveduto a stabilizzare n. 112 funzionari di categoria D, precari storici della Regione Basilicata, ma non ha avviato le procedure per l’ulteriore 50% dei posti disponibili da mettere a bando per l’accesso dall’esterno.
Va sottolineato che il Piano in questione è stato elaborato tenendo ben in evidenza tutte le indicazioni fornite dai Direttori Generali dei Dipartimenti, tra cui anche quelle avanzate dal Dg del Consiglio Regionale, in seguito anche all’esito delle varie interlocuzioni con il Comitato interdipartimentale di coordinamento (Cico).
‘Nel perseguimento degli obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini – si legge nel testo della DGR n. 721 di cui all’oggetto – le amministrazioni pubbliche adottano il PTFP in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività delle performance (ex art. 4 del D.Lgs n. 75/2017 – cd. Legge Madia). Nella tabella allegata al provvedimento sono indicate le risorse stanziate per il triennio 2021-2023 e sono specificate tutte le risorse accantonate per le stabilizzazioni; per i posti da destinare al reclutamento dall’esterno e quelle per le progressioni verticali.
I recenti rilievi della sezione di controllo della Corte dei Conti circa la parifica parziale per il Rendiconto regionale 2019/2020 evidenziano proprio il mancato contenimento delle spese relative al personale. Ancora, una totale assenza di una corretta programmazione economico-finanziaria, un modo maldestro di amministrare la cosa pubblica in netto contrasto con le prescrizioni normative.
Non è chiara, pertanto, tale procedura messa in atto da un gruppetto di consiglieri regionali. Verrebbe da pensare a male, ovvero che più che di oggettive carenze nell’ambito giuridico si tratti di qualcos’altro: il PTFP come redatto non permette di riservare qualche posto a qualcuno in particolare? Chissà! Una procedura davvero anomala che non rientra certamente tra le attribuzioni e i compiti dei consiglieri regionali. Una vera invasione di campo della politica.
Il messaggio che questi undici consiglieri trasmettono ai lucani, soprattutto giovani e preparati, è tristissimo: “Per voi qui non c’è spazio; nel solco del tradizionale clientelismo che contraddistingue questa Regione, lo spazio si trova solo per gli amici degli amici”.
Se si intende procedere a nuove assunzioni, lo si faccia nel rispetto di tutte le condizioni previste dalle leggi in materia. L’ambiente è piccolo, la gente mormora e non vorremmo che Nostradamus colpisca ancora!
Carmela Carlucci
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale