La Sp 90 è, come altre strade interne, orfana. Nessuna manutenzione, nessun intervento per la messa in sicurezza, nessun interesse. Eppure, si tratta di un’arteria stradale non proprio irrilevante. Questa Sp parte da Barile e dopo una decina di chilometri si innesta alla “sorella maggiore”, da sempre strategica per il Vulture: la Strada provinciale 93, un tempo Strada statale, porta di ingresso in Puglia e per chi viene da questa regione approdo principale in Basilicata. Ho visitato pochi giorni fa la Sp 90 in uno dei tanti sopralluoghi che mi stanno impegnando in questi mesi per documentare lo stato pietoso in cui versa la viabilità interna. Anche per la provinciale 90 lo scenario è deprimente e desolante. Una vergogna tutta lucana, che dimostra sciatteria e irresponsabilità.
Questo tratto di strada è pericolosissimo per gli automobilisti e i ciclisti. In molti punti sono innumerevoli le buche, mancano i guard rail, la segnaletica è inesistente. Le cunette non vengono pulite da decenni e ospitano una fitta vegetazione. Nei pressi di una cava la carreggiata si restringe pericolosamente, il manto stradale è praticamente sollevato da infiltrazioni provocate dai campi sovrastanti. Un vicino ponticello non fa una buona impressione nel percorrerlo. Da un costone roccioso cadono massi di varie dimensioni e in più si aggiungono i barbari dell’ambiente, che hanno pensato di creare una discarica a cielo aperto.
Questo tratto è percorso da automobilisti e autotrasportatori che raggiungono Barile e Rionero in Vulture, dopo aver lasciato la Sp 93, provenendo da Lavello e dalla vicina Puglia. Una vergogna, una offesa per i cittadini che non può essere più tollerata. Per questo sollecito tutte le istituzioni coinvolte, Regione, Dipartimento Infrastrutture, Provincia di Potenza, affinché con serietà e concretezza si possa dedicare attenzione a questo tema fondamentale per lo sviluppo della nostra regione.
Gianni Leggieri
Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle