Molto soddisfatti dell’unanimità che ha accompagnato la mozione di nostra iniziativa per avviare le interlocuzioni con governo al fine di istituire una sezione della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) in Basilicata.
Si tratta di un passaggio fondamentale in un periodo in cui, purtroppo, varie parti del territorio sono state oggetto di operazioni investigative che hanno sgominato sodalizi criminali davvero preoccupanti. D’altronde, le parole contenute nell’ultima Relazione del Ministero dell’Interno in merito all’attività svolta e ai risultati conseguiti dalla DIA, confermano il radicamento in Basilicata di organizzazioni criminali anche di tipo mafioso con pericolose commistioni con la politica locale.
Oltre all’inchiesta “Iceberg” sul clan Riviezzi che ha interessato il capoluogo regionale, un’altra importante operazione ha sgominato un’organizzazione dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, operante in diversi comuni del metapontino nonché di reati di estorsione, incendio, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio ed impiego di denaro di provenienza illecita. Inoltre ricordiamo lo scioglimento per mafia del Comune di Scanzano Jonico per il quale il Ministro dell’Interno ha richiesto un’ulteriore proroga semestrale vista la gravità della situazione.
L’appello lanciato dal Procuratore Curcio non poteva assolutamente passare in secondo piano e non andava sminuito. È chiaro che nessuno di noi si sogna di identificare i lucani come “mafiosi”, ma non si devono sottovalutare i segnali preoccupanti emersi negli ultimi mesi in varie porzioni del territorio regionale.
Seppur approvata all’unanimità, non sono mancati i soliti distinguo da parte di quella fazione leghista che ha provato ad inserire elementi propagandistici farciti dalla solita retorica anti migranti e da pulsioni xenofobe. Capiamo che è molto più semplice soffiare sul vento della paura e dell’odio, ma forse sarebbe meglio mettere in campo azioni concrete al fine di contrastare fenomeni odiosi come quello del caporalato. Un primo passo efficace potrebbe essere quello di procedere al completamento della “Città della Pace” per la quale si attende una delibera regionale utile a finalizzare l’accordo di partenariato tra Regione Basilicata e Comune di Scanzano Jonico. L’accordo è necessario per lo sblocco dei finanziamenti previsti dal PON Legalità 2014-2020 – asse VII “Accoglienza e integrazione migranti” – azione 7.1.2 “Interventi per l’ospitalità dei lavoratori stagionali ed il contrasto al fenomeno del caporalato”.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata