Il malloppone miliardario dei soldi previsti dal recovery fund spinge spesso la politica a fantasticare su progetti che non sembrano avere basi del tutto fondate. Tutto questo rischia di mettere in secondo piano una lunga serie di provvedimenti e di atti amministrativi già endemicamente lenti a causa della complessità della macchina burocratica.
Prendiamo il caso dell’avviso pubblico “Compostaggio di piccola scala“, un bando che prevede l’assegnazione di contributi finanziari a favore dei comuni della Basilicata, in forma singola o associata per la costruzione di piccoli impianti di trattamento delle frazioni organiche dei rifiuti e per favorire la diffusione del compostaggio di comunità.
L’avviso è stato emanato con la D.G.R. n. 882 del 31.08.2018 con un termine per la presentazione delle domande fissato al 30-10-2018. Dalla pagina del bando risultano pervenute 37 domande, ma degli esiti non vi è nessuna traccia; eppure, come riportato nell’allegato 2 dell’avviso pubblico, la conclusione dell’istruttoria era prevista entro 60 giorni naturali e consecutivi a partire dall’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande.
Un simile ritardo nell’espletamento di un avviso pubblico è un segnale preoccupante per il corretto funzionamento della macchina amministrativa. Siamo a circa un anno e mezzo di ritardo e in questo caso risulta assai difficile appellarsi all’ormai consueta scusa dell’emergenza covid.
È doveroso dare uno straccio di spiegazione a quelle amministrazioni che hanno aderito al bando con lo scopo di perseguire una soluzione molto sostenibile nella gestione dei rifiuti. Quella del compostaggio di comunità è una delle risposte più immediate nella gestione del ciclo dei rifiuti anche per evitare il proliferare sul territorio regionale di impianti impattanti dal punto di vista ambientale. Spesso abbiamo sentito esponenti di questa maggioranza autoproclamarsi come paladini dell’ambiente e del territorio, in contrapposizione alle svariate lobby: forse è arrivato il momento di mandare un piccolo segnale anche alla lobby della monnezza.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale