Nonostante le dichiarazioni della scorsa settimana da parte di alcuni esponenti della maggioranza, secondo i quali la discussione su Stellantis poteva considerarsi superata, e dopo qualche passerella elettorale spalleggiata dal servizio pubblico, il Consiglio Regionale ha finalmente affrontato i punti di questa delicata vertenza.
Come M5S abbiamo contribuito fattivamente alla proposta di risoluzione espressa ieri all’unanimità dall’assise regionale imprimendo la nostra visione sul futuro di Melfi e dell’intero indotto.
Ovviamente consideriamo l’area industriale un perno dell’economia lucana il cui depotenziamento comporterebbe gravi ricadute sull’intero territorio. Oltre a fare i conti con il complesso momento del mercato automobilistico occorrerebbe mettere in campo tutte le azioni necessarie per rendere ancora più appetibili gli investimenti in loco. Occorrerebbe quindi lavorare, affinché venga completata nel più breve tempo possibile l’elettrificazione della linea ferroviaria della tratta Potenza-Melfi-Foggia contestualmente agli interventi relativi alla variante del tracciato di San Nicola di Melfi. Inoltre bisognerebbe accelerare sulla messa a regime della ZES e l’ottimizzazione delle opportunità che essa comporta.
La giornata di ieri è stata anche utile per approfondire alcuni aspetti, su un tema in particolare, che nelle ultime ore ha visto organizzazioni sindacali e politici di maggioranza e di opposizione esprimersi all’unisono: la produzione di idrogeno. Sembra che la molecola sia diventata la panacea per tutti i mali; sono state molteplici, quasi un improvviso fuoco di fila, le dichiarazioni che hanno identificato nella filiera dell’idrogeno la chiave di volta per lo sviluppo dell’intero territorio regionale. Lo stesso assessore Rosa, per rincorrere il trend, ha snocciolato un’analisi basata sul modello dell’attuale industria fossile. Come abbiamo sottolineato in Consiglio, l’idrogeno molecolare non è presente in natura e deve essere prodotto in maniera artificiale. È bene evidenziare che il 95 per cento dell’idrogeno attualmente deriva da processi che non sono realmente green, ma dal trattamento di gas e petrolio. Occorre quindi evitare a tutti i costi di trasformare le opportunità del PNRR nell’ennesimo regalo all’industria fossile o in una mera operazione di greenwashing. Se idrogeno deve essere, è bene che sia chiaro, fin d’ora, che dovrà trattarsi esclusivamente di idrogeno verde, ovvero prodotto al 100% da fonti di energia realmente rinnovabile.
Saremo sempre al fianco delle migliaia di operai che si sentono giustamente minacciati da questo clima di incertezza. Lo stabilimento di Melfi deve essere un asset primario per il settore dell’automotive italiano e deve puntare a essere strategico dal punto di vista dell’innovazione (possibilmente quella che ha una reale prospettiva). Sono queste le direttrici su cui si devono fondare il dibattito e l’interlocuzione con il colosso Stellantis e con il Governo nazionale.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale