Ieri abbiamo assistito all’ennesimo spettacolo indecente della maggioranza di centrodestra che supporta il governo del presidente Bardi. Apprezziamo i distinguo di Acito e Cariello, ma tutto questo non è sufficiente a farci cambiare giudizio su come vengono gestite le implicazioni politico-amministrative della Regione Basilicata. La solita gestione imbarazzante dei lavori da parte del Presidente del Consiglio Cicala, che dopo quasi tre anni di legislatura non ha ancora compreso il carattere “super partes” del proprio ruolo in Consiglio, ha fatto il resto.
Il presunto cambiamento tante volte sbandierato dai vari esponenti si è finora tradotto in banali cambi di casacca all’interno della maggioranza e nella reiterazione della mancanza del numero legale ogni qualvolta ci si trova di fronte a scelte divisive degli equilibri interni al centrodestra. Ieri, senza vergogna alcuna, è stato il neocapogruppo Aliandro a dettare la linea alle schegge impazzite della maggioranza: “Francesco, non votare!”si è potuto ascoltare nitidamente, a causa del microfono improvvidamente tenuto attivo durante la votazione. Ordine che si è tradotto nel venir meno del numero legale, con il Presidente Cicala che alla prima chiama ha avuto anche il coraggio di non rispondere presente.
Tutto questo è deprimente e soprattutto preoccupante se si pensa che gli esponenti di questa maggioranza rivestiranno ruoli decisionali importanti nei prossimi mesi quando si inizierà a mettere mano al piano nazionale di ripresa e resilienza.
Per la cronaca, la proposta che intendevamo discutere ieri, riguardava la promozione sul territorio regionale delle Comunità energetiche e di Autoconsumo collettivo. Una proposta che si incastra perfettamente all’interno della fase attuale (si veda il superbonus 110%) e che guarda al futuro con i progetti del recovery fund. Evidentemente questi temi non fanno parte delle priorità, per la compagine di maggioranza e ne prendiamo atto. Così come prendiamo atto del voto sfavorevole per la discussione immediata di un’altra mozione da noi presentata per provare a fare chiarezza rispetto alle ultime preoccupanti notizie che giungono dallo stabilimento della neonata Stellantis a San Nicola di Melfi.
Auspichiamo un cambio di rotta immediato e un’assunzione di responsabilità da parte della maggioranza di centrodestra. Non è il M5S a chiederlo, ma l’intera popolazione regionale.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale