Durante questa legislatura, segnata profondamente dalla pandemia, abbiamo sempre evidenziato l’assenza della politica dalla massima assise regionale; una assenza accentuata da una maggioranza troppo spesso impegnata a regolare conti e dispute interne.
In qualche modo, questa assenza di politica è venuta fuori anche durante la seduta di consiglio regionale straordinaria, voluta dalle minoranze per fare il punto sulla gestione dell’emergenza sanitaria e il contestuale avvio della campagna vaccinale.
Sono molte le voci critiche che si sono alzate, sul territorio regionale, a seguito dei ritardi della campagna vaccinale e della zona rossa che ha costretto ad ulteriori sacrifici gran parte della popolazione regionale. Con il resto delle opposizioni era stata approntata una risoluzione che impegnava la giunta regionale ad adottare alcune misure per migliorare la gestione della campagna vaccinale, con una attenzione particolare a quella fascia di popolazione estremamente vulnerabile perché affetta da gravi patologie. Tra le proposte vi erano anche una serie di accorgimenti volti ad ottimizzare la logistica e a rendere meno oneroso, dal punto di vista economico, il coinvolgimento dei comuni e delle squadre di protezione civile.
Questa volontà di cooperare e di portare istanze provenienti direttamente dai territori è stata vista come un atto di accusa nei confronti dell’assessore alla salute Rocco Leone. Abbiamo dovuto anche digerire la ramanzina del presidente Bardi che, forse nostalgico del suo passato in caserma, si è reso protagonista di alcune affermazioni apodittiche sul ruolo delle minoranze in consiglio regionale. Riascoltando bene le sue parole le minoranze dovrebbero stare silenti e applaudire le gesta del presidente. Guai a fare osservazioni. Parafrasando una bellissima canzone scritta da Dario Fo: “E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al Generale Bardi…”.
Lungi da noi fomentare odiose guerre di campanile in una fase così delicata, ma non è colpa nostra se la comunicazione di questa giunta è a dir poco carente e confusionaria. Una confusione che si aggiunge a quella che ormai ci accompagna quotidianamente da un anno a questa parte.
Le nostre non sono polemiche sterili col mero fine di fare teatro politico, ma istanze che spesso vengono anche dalle figure apicali presenti sui territori: i sindaci. Pertanto rimandiamo al presidente Bardi le sue accuse ingenerose. Sappia che non saranno le acclamazioni della sua maggioranza a farci uscire da questo incubo.
Tornando alla gestione dell’emergenza, Leone ha assicurato che tutti i punti proposti nella risoluzione della minoranza sono alla base della programmazione impostata dal dipartimento regionale. L’assessore ha snocciolato i dati del programma di vaccinazione, ma l’aggiornamento di tali numeri per adesso, sono a suo esclusivo appannaggio. Attendiamo di analizzarli nel dettaglio.
Se ne facciano una ragione Bardi e Leone: l’opposizione è parte integrante e fondamentale della democrazia. Se vogliono evitare critiche dalle opposizioni e non solo, si impegnino ad agire col massimo della trasparenza e ad avere una comunicazione più trasparente e meno confusionaria.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale