Onestamente non credevamo si potesse arrivare a tanto, ma la maggioranza Bardi è riuscita a stupirci per l’ennesima volta.
Il capolavoro del giorno è il progetto di legge regionale n. 79 recante “Disposizioni di integrazione e manutenzione del sistema normativo regionale”, d’iniziativa dei Consiglieri Piro, Bellettieri, Baldassarre, Coviello.
Il documento è giunto solo questa mattina, nonostante Cicala avesse già deciso di iscriverla all’ordine del giorno del prossimo consiglio straordinario del 4 dicembre. Tuttavia, l’aspetto più imbarazzante della P.d.L. in questione appare la volontà della maggioranza di sanare le ‘eventuali’ irregolarità commesse dai gruppi consiliari in fase di rendicontazione delle spese sostenute per il personale e il funzionamento: irregolarità rilevate in fase di controllo dei relativi rendiconti annuali dai magistrati delle Corte dei Conti.
L’articolo 1 appare un vero e proprio “salvabuchi” sulla falsariga di quello utilizzato dalla Lega a livello nazionale per pagare, in ben 76 anni ed a rate, 46 dei 49 milioni di rimborsi elettorali gestiti troppo allegramente dai vertici del carroccio.
Come è noto, quest’anno i magistrati contabili lucani hanno certificato irregolarità nelle rendicontazioni 2019 dei fondi per il funzionamento dei gruppi consiliari di Lega, Forza Italia e Avanti Basilicata che dovranno restituire rispettivamente: 50 mila euro, 4 mila euro e 9 mila euro.
Per sanare i “buchi“ nei conti dei gruppi consiliari, il quartetto di maggioranza propone una soluzione contabile molto creativa ma che risulta posta integralmente a carico della collettività lucana. Le irregolarità sull’utilizzo dei fondi pubblici previsti per il funzionamento dei gruppi consiliari verrebbero sanate grazie all’utilizzo di “piani di rientro” finanziati tuttavia proprio dagli stessi fondi pubblici erogati annualmente dal Consiglio Regionale ai Gruppi consiliari. Addirittura, la norma prevede che “nell’ipotesi di fine legislatura o di scioglimento del gruppo consiliare, l’irregolarità accertata viene sanata mediante la restituzione dei contributi già erogati al gruppo e non ancora utilizzati, a prescindere dalla loro originaria destinazione a spese di funzionamento o di personale”: insomma, una sorta di sanatoria e condono delle irregolarità contabili.
Oltre a destare perplessità in merito alla sua legittimità, una simile “operazione” di finanziamento (attingendo agli stessi fondi regionali) delle restituzioni richieste dalla Corte dei Conti appare già un evidente “schiaffo” a tutti quei cittadini lucani in gravi difficoltà economiche a causa del perdurare dell’emergenza pandemica.
Anziché scrivere e cercare di far approvare queste strane norme, i proponenti dovrebbero “coprire” autonomamente i “piani di rientro” attingendo a denari privati e restituendo al Consiglio regionale i fondi male utilizzati senza gravare sulla collettività.
Come M5S ci opporremo a questa manovra scellerata ricordando che in questi anni abbiamo sempre utilizzato diligentemente i fondi pubblici messi a disposizione dal Consiglio regionale della Basilicata, dimostrando che si può fare politica senza sperperare allegramente la pubblica pecunia. Da quando è in Consiglio Regionale, il M5S ha restituito, in quanto non utilizzati, fondi per il funzionamento e per il personale non utilizzati per circa ottantaquattromila euro ai quali si aggiungono ai circa trecentottantamila euro rivenienti dai tagli dei nostri stipendi, utilizzati per finanziare diversi progetti, tra cui “Facciamo Scuola” che ha visto una donazione di duecentotrentamila euro alle scuole superiori della nostra regione.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale