Qualche giorno fa ho formalizzato un accesso agli atti rivolto all’Ufficio sistemi culturali e turistici presso la Presidenza della Giunta. Si tratta dellanaturale conseguenza di una mia interrogazione del settembre 2019. Un anno fa chiedevo di conoscere i motivi della mancata pubblicazione del bando relativo ai contributi da assegnare alle associazioni che operano nel settore dello spettacolo, tenuto conto della Legge regionale 37/2014. Il tutto è finalizzato a garantire trasparenza ed equità nell’azione della Regione Basilicata. Un’azione, credo, di buon senso per stimolare un’inversione di tendenza rispetto al passato, dato che pure nel settore culturale abbiamo assistito a variegate forme di clientelismo con la sciagurata logica della ricerca del consenso da parte del politico di turno.Nel mio accesso agli atti sono ritornato su alcuni temi molto attuali, che potranno aprire un serio dibattito per rilanciare l’azione istituzionale a sostegno di una categoria senza rappresentanze ridotta allo stremo per il protrarsi della pandemia.
Da troppo tempo assistiamo ad espedienti ed improbabili artifici per agevolare soggetti ed operatori culturali, dimenticando che l’azione amministrativa non è tesa a tutelare gli interessi di pochi. Da troppo tempo assistiamo in ambito culturale ad interventi da parte di qualcuno che nella Pubblica amministrazione pensa di muoversi come se si trovasse nel salottino di casa propria, senza dimenticare la presenza di qualche vestale della stopposa burocrazia locale che pensa di fare il bello e cattivo tempo. I tempi sono maturi per una riflessione finalizzata ed una revisione in termini più moderni dello strumento legislativo regionale in materia di cultura e di spettacolo.
Occorre partire dalla pubblicazione di tutti gli atti prodotti:da quelli che determinano le modalità dell’assegnazione dei contributi, alla pubblicazione degli statuti e degli atti costitutivi delle associazioni, ai relativi bilanci annuali approvati come per legge.
Un altro punto degno di attenzione riguarda i lavoratori impegnati nelle attività programmate e sovvenzionate con fondi regionali. Occorre verificare che non siano contemporaneamente dipendenti pubblici e la loro posizione non sia in contrasto con le norme in vigore, come recentemente emerso per alcuni casi.
I lavoratori dello spettacolo anche in Basilicata stanno vivendo un momento delicato. Serve un’azione immediata e condivisa che li tuteli. I lavoratori dello spettacolo ci hanno permesso di poter usufruire di proposte culturali di qualità. Hanno arginato la miseria – anche culturale – ed un preoccupante imbarbarimento della società. A loro va la nostra riconoscenza e mi impegnerò per tutelare la loro dignità di lavoratori, di donne e di uomini.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata