Le immagini di un bus fermo per un guasto sulla strada che collega Rionero in Vulture a Pescopagano, non possono che aprire una seria riflessione sullo stato in cui versano i mezzi pubblici utilizzati ogni giorno da migliaia di viaggiatori. Quanto accaduto qualche giorno fa è davvero preoccupante: un mezzo pubblico che perde le ruote posteriori ha dell’incredibile e non deve suscitare ilarità ma sconcerto.
Tra le concause del “sottosviluppo” della Basilicata vi sono la mancanza di efficienti e sicuri collegamenti autostradali e una sempre più bassa qualità del trasporto pubblico locale (tpl). I viaggiatori – pensiamo ai tanti pendolari, studenti e lavoratori, che, quotidianamente, devono raggiungere la scuola o il posto di lavoro – che utilizzano i mezzi del tpl devono potersi spostare in totale sicurezza.
Anche in Basilicata occorrono investimenti tempestivi per il rinnovo del parco degli autobus. A tal riguardo sono interessanti i dati resi noti qualche giorno fa dall’Asstra, associazione datoriale che raggruppa le aziende del trasporto pubblico. Nel primo trimestre del 2018 il parco autobus italiano ha raggiunto un’età media di 12,3 anni. Età media di gran lunga superiore rispetto a quella dei più importanti paesi dell’Unione europea. Autobus con migliaia e migliaia di chilometri percorsi pongono preoccupazione, oltre che per la sicurezza, anche per l’impatto ambientale. Per migliorare la situazione servono nei prossimi tredici anni investimenti pari a circa 9,5 miliardi da utilizzare fino al 2033. Questa somma si aggiunge, in base alle rilevazioni di Asstra, ai cinque miliardi che sono stati già stanziati dal 2015.
Auspichiamo una continua attenzione da parte del Dipartimento regionale alle Infrastrutture sul tema del trasporto pubblico e del parco autobus esistente in Basilicata, soprattutto in considerazione dell’imminente arrivo di risorse ministeriali pari a circa 614 mila euro, che devono essere utilizzati per abbassare sempre di più la percentuale di riempimento dei mezzi.
Queste considerazioni in Basilicata risultano essere ancora più attuali considerata l’imminente partenza della nuova gara per il trasporto pubblico. Desta, poi, non poche perplessità quanto dichiarato dal Ministro dei Trasporti De Micheli a margine di un importante tavolo tenuto il 14 ottobre scorso, con Regioni, Comuni, Province e Scuola; in particolare la parte in cui si afferma che “non sono state sollevate richieste di riduzione della capienza dei mezzi pubblici al di sotto dell’80% né di ulteriori stanziamenti di risorse da parte delle associazioni rappresentative delle aziende del Trasporto pubblico locale, dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni, di Anci e di Upi”. Sarebbe opportuno che la Giunta Regionale riferisca in Consiglio rispetto a quanto emerge da tali dichiarazioni. Inoltre, l’innovazione, va da sé, non si deve fermare al mero acquisto di mezzi nuovi, ma deve avere una visione ben più ampia. Pensiamo alla concreta applicazione del biglietto unico per tutti gli ambiti territoriali ed a sistemi moderni di gestione che si avvalgano di strumenti come app e card digitali. Un sistema informatizzato consentirebbe di monitorare i flussi di passeggeri e gestire in maniera sostenibile anche quelle aree in cui gli autobus viaggiano con bassissime percentuali di riempimento, nonché quelle in cui si verificano picchi.
Noi non abbiamo affatto dimenticato le parole dell’allora Assessore Benedetto (giunta Pittella) che in commissione, denunciò l’assoluta assenza di riprogrammazione in tratte che, a suo dire, erano considerate superflue e, in certi casi, addirittura “fantasma”. Era il lontano 2017 e le considerazioni di Benedetto arrivavano a margine di un’audizione che vedeva presente una delegazione di studenti dell’Università degli Studi della Basilicata autori del report finale di un questionario sul gradimento dei servizi di trasporto pubblico.
Oggi siamo nel 2020 e il COVID-19 ha stravolto completamente ogni ambito della nostra vita quotidiana, il CO.TRA.B, con le sue criticità, è ancora al timone del trasporto pubblico regionale e l’ex assessore Benedetto è azionista di maggioranza del governo Bardi. La Merra, se non intende ascoltare il nostro gruppo di opposizione, chieda qualche consiglio al suo alleato Benedetto.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
M5S Basilicata – Consiglio Regionale