L’Ospedale San Carlo di Potenza appare essere ancora in piena emergenza a distanza di quasi un mese (11 maggio) dalle indicazioni relative alle riaperture delle attività ambulatoriali, esami strumentali diagnostici, day service e diagnostica laboratoristica, inviate dalla Regione Basilicata alle aziende sanitarie lucane.
Al danno grave che stanno subendo sulla loro pelle i lucani, si aggiunge la beffa. Infatti nei giorni scorsi è andata in scena una vergognosa pantomima, di cui sono stati protagonisti, purtroppo, i soliti interpreti.
Il giorno 29 maggio su un giornale locale viene pubblicato un presunto verbale firmato dai componenti del Collegio di Direzione del Carlo, in cui si bocciavano le soluzioni improvvisate proposte dall’assessore alla Salute, Rocco Leone, per smaltire gli oltre 60 mila appuntamenti arretrati nelle agende dei vari ambulatori dell’Azienda Ospedaliera Regionale che riguardano le varie attività sanitarie non salvavita all’interno dei presidi aziendali.
A distanza di qualche giorno tutte le evidenze emerse da questo verbale sono state smentite dalla quasi totalità del collegio di direzione dell’AOR San Carlo, che si è dissociato dalla ricostruzione riportata dal giornale locale, parlando addirittura di un documento in parte ignoto non avendolo nemmeno condiviso e sottoscritto.
Come mai un documento riservato è finito nelle mani di un giornale? Si tratta di una fuga di informazioni di una gravità inaudita.
Il direttore generale Barresi è in grado di gestire queste dinamiche complesse?
Il direttore generale è al corrente di quello che accade negli uffici della direzione del San Carlo?
La maggioranza che governa la regione prenda atto dello stato dei fatti e proceda ad assumere atti importanti che riportino la situazione del San Carlo alla normalità, se un manager pubblico non è evidentemente in grado di svolgere il lavoro per cui è pagato dai contribuenti, deve farsi parte o deve essere immediatamente sostituito.
Il momento storico che tutti noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo è del tutto straordinario, e le questioni attinenti soprattutto la sanità lo sono altrettanto, quindi al comando di aziende pubbliche come quella del San Carlo ci devono essere professionisti capaci in grado di gestire queste complessità senza farsi trascinare o essere essi stessi protagonisti di sceneggiate e messinscena che mortificano innanzitutto tutti gli operatori sanitari, e mettono a repentaglio la salute di tutti i cittadini. Non stiamo assistendo a una commedia napoletana, ma stiamo assistendo alla paralisi reale della più grande e importante azienda sanitaria pubblica della regione Basilicata.
I cittadini lucani sono stufi di queste telenolevas, sono sempre più confusi da queste beghe interne, vedono il proprio diritto alla salute sempre di più messo in discussione.
Non possiamo più tollerare queste situazioni indegne di un Paese civile, si ponga fine a questo ennesimo giochetto in atto nel mondo della Sanità lucana, che sta ricadendo letteralmente sulle spalle dei poveri cittadini che non possono accedere a servizi sanitari essenziali. Il momento più acuto della pandemia in Basilicata è passato già da alcune settimane, non vorremmo che alle vittime del Covid si vadano ad aggiungere altre vittime causate dall’incapacità di riorganizzazione della macchina sanitaria, soprattutto per quanto riguarda l’AOR San Carlo.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata