Da qualche giorno il dibattito regionale sull’emergenza sanitaria si è inevitabilmente spostato sulla collocazione e la gestione degli ospedali da campo donati dal Qatar all’Italia.
La delicatezza del momento e il complesso periodo di emergenza non hanno favorito di certo una discussione serena e le posizioni variegate espresse dall’amministrazione regionale non contribuiscono a rendere chiara la faccenda.
A tutt’oggi non è ancora chiaro dove verranno ubicati i circa 500 posti letto previsti dalla struttura: inizialmente si era parlato di un’area del territorio di Policoro, ma poi sembrerebbe che si sia optato per una sorta di spacchettamento con 200 posti a Policoro e 300 a Potenza. Sono tuttora in corso alcuni sopralluoghi per l’identificazione delle aree idonee.
Altro aspetto da tenere in considerazione riguarda il personale che dovrà essere impegnato nella gestione della struttura stimato in circa 100 medici e 400 infermieri.
Le due strutture si appresterebbero quindi a diventare un punto di riferimento delle regioni del sud nella gestione dei malati covid-19 con sintomatologia lieve, anche se le solite dichiarazioni contradditorie da parte dell’Assessore Leone, che ha già garantito che l’eventuale struttura di Policoro non ospiterà alcun malato di covid-19, non aiutano di certo a fare chiarezza.
Ormai siamo abituati all’incoerenza istituzionale della Giunta Bardi tanto da considerarla un vero e proprio tratto distintivo di questa legislatura. Tuttavia il nostro atteggiamento responsabile ci impone di fare alcune considerazioni e richiedere doverose informazioni sugli sviluppi futuri della questione.
A tal proposito Bardi e Leone dovrebbero chiarire sugli aspetti gestionali di queste strutture che, data la complessità del momento, necessiterebbero di misure eccezionali di cui allo stato attuale il sistema Basilicata difficilmente riuscirebbe a farsi carico. Pensiamo, ad esempio, alle misure da mettere in campo per garantire la sicurezza delle strutture e del resto dei cittadini, al personale medico e a tutta la logistica ad esso collegata. Tutti aspetti, questi, che andrebbero a pesare sugli equilibri del nostro già stressato sistema sanitario regionale. Viene quindi naturale chiedersi quale sarà l’impatto delle due strutture sul funzionamento degli altri presidi ospedalieri della nostra regione.
Queste due strutture aprono dunque un nuovo scenario sull’impostazione che inizialmente era stata data alla gestione dell’emergenza regionale e che vede Potenza e Matera come punti di riferimento principali, con l’eventuale sostegno dell’ospedale di Venosa con 100 posti dedicati ai malati covid-19 con sintomatologia lieve. Alla luce di queste novità ha ancora senso mantenere questa impostazione?
Bardi nel prossimo videomessaggio si impegni a chiarire questi aspetti che come M5S abbiamo provveduto a mettere nero su bianco attraverso un’interrogazione.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale