L’inchiesta della Procura di Potenza che ha interessato l’ex Sindaco di Venosa, alcuni componenti della sua Giunta ed esponenti del Pd locale deve farci riflettere. Ho preferito aspettare qualche giorno, prima di intervenire, perché la delicatezza delle indagini lo impone. Quando è in ballo l’Amministrazione della cosa pubblica siamo tutti coinvolti come cittadini. I Comuni devono essere case trasparenti. Sono la casa di tutti i cittadini, che devono trovare sempre interlocutori attenti, onesti e sensibili. Senza scorciatoie, nella trasparenza e legalità. Non si può e non si deve entrare nel merito delle indagini. Ci sono inquirenti che stanno lavorando ed avvocati che stanno esercitando un diritto irrinunciabile: la difesa dei loro assistiti. Lanciarsi in condanne preventive o assoluzioni aprioristiche finirebbe per fare il solito gioco di chi non ha a cuore la nostra città, abitata da donne e uomini di buona volontà. Cittadini laboriosi che hanno fatto grande la nostra comunità.
Come venosimo sono addolorato per quanto successo. Dobbiamo guardare avanti con rinnovato ottimismo. La vittoria del M5S nello scorso maggio, che è andato alla guida della città, ha sancito una cesura con il passato. Ha determinato una svolta. Dobbiamo credere in una fase nuova per la storia di Venosa. Io ci credo. Ci hanno creduto anche i venosini qualche mese fa.