Con la sentenza di qualche giorno fa della Corte di Cassazione, che ha condannato a due anni e sei mesi per violenza sessuale l’ex direttore regionale della Sita e attuale presidente del Consorzio COTRAB, Giulio Ferrara, confermando la sentenza della Corte di Appello di Potenza nei suoi confronti, si impone una nuova riflessione rispetto a quanto accaduto.
I fatti risalgono ad ottobre 2009 e avvennero, come denunciato dalla vittima, nell’ufficio della direzione della Sita, a rione Betlemme.
Alla luce di questa condanna definitiva, per ragioni di opportunità politica e morale, ho già chiesto le dimissioni di Ferrara da presidente del COTRAB e insisto su questa richiesta.È opportuno ricordare che il D.Lgs. 395 del 2000, attribuisce rilevanza al requisito dell’onorabilità in capo a chi svolge attività di direzione nel settore dei trasporti. Tale requisito cessa di sussistere nel caso di sentenza di condanna con conseguente decadenza della funzione.
Nella vicenda Ferrara abbiamo potuto constatare il silenzio assordante di chi, in altri casi, si è sempre affrettato a prendere posizioni nette e perentorie. Peccato che la Consigliera regionale di Parità e la Commissione Pari opportunità non abbiano espresso nessun commento su questa triste vicenda, che ha coinvolto una lavoratrice mortificata sul luogo di lavoro.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata