Le interruzioni dell’erogazione di acqua potabile a Rionero in Vulture, Barile, Melfi, Ginestra e Ripacandida hanno creato e stanno creando inenarrabili disagi alle popolazioni interessate. Da oltre due giorni i cittadini ed i commercianti dell’area più popolosa della Basilicata stanno facendo i conti con una situazione insostenibile.
Occorre fare una seria riflessione sull’operato di Acquedotto Lucano. Ai problemi noti (vetustà della rete e perdite d’acqua) si è aggiunto l’incendio nell’impianto di sollevamento, sito nella località La Francesca a Rionero in Vulture. Quali sono state le cause di questo incendio? Occorre fare chiarezza. Non è ammissibile che in questo periodo le utenze civili e commerciali, considerata anche la presenza di numerosi villeggianti, siano private dell’erogazione idrica.
È opportuno che tutti i sindaci, anche con il supporto dei Consiglieri regionali, si facciano promotori presso AL di iniziative volte a garantire interventi più rapidi per evitare disagi alle popolazioni. Non è difficile neanche immaginare che alcuni cittadini, a fronte dei gravi disagi patiti, si attivino per una class action contro la società Acquedotto Lucano. La distribuzione delle sacche d’acqua e la presenza delle autobotti nelle piazze dei Comuni del Vulture ci fanno ricordare zone desertiche o quasi. Situazione intollerabile per un territorio ricco d’acqua e famoso per le sue sorgenti.
Aggiungo che tutti questi disagi si sommano anche all’aumento delle tariffe che ho denunciato nelle scorse settimana, e di cui attendo ancora le motivazioni.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata