I tagli al servizio di pulizie e ausiliariato al San Carlo di Potenza sono un grave danno non solo per gli oltre 260 lavoratori, che sono in presidio permanente dallo scorso 1 aprile e che si potrebbero ritrovare a ricevere stipendi sempre più miseri, ma per tutto il servizio sanitario regionale.
La situazione che si è creata riflette chiaramente lo stato di cattiva amministrazione e di assoluto pressappochismo, in cui versa non solo il servizio sanitario ma tutta la macchina amministrativa della Regione Basilicata.
Ridurre le ore lavorative comporta necessariamente un servizio di pulizia e di assistenza ridotto rispetto a quello attualmente garantito nel principale nosocomio di Basilicata con il conseguente depauperamento ulteriore del servizio sanitario regionale.
Ancora una volta, purtroppo, siamo qui a denunciare gli abusi commessi nei confronti dei lavoratori lucani. Stiamo parlando di oltre 260 famiglie che attualmente vivono in pieno disagio nel totale silenzio delle istituzioni, in una regione dove, in virtù delle ultime inchieste sulla sanità, solo i raccomandati vanno avanti. Chi paga le conseguenze, di questo sistema corrotto e becero, sono sempre le fasce più deboli lasciate al loro destino nell’ansia e nell’incertezza. Una situazione analoga purtruppo si è già verificata per gli operatori del CROB di Rionero, che sono stati costretti a subire il taglio delle ore lavorative con gravi ripercussioni sulla situazione economica delle proprie famiglie.
La riduzione degli stipendi percepiti è un un vero e proprio insulto alla dignità e al diritto al lavoro. Una situazione ormai insostenibile soprattutto perché spesso ci troviamo di fronte a famiglie monoreddito, e quindi diminuire gli stipendi significa mettere in seria difficoltà la vita quotidiana di queste persone.
Noi come Movimento 5 Stelle stiamo dalla parte di tutti quei lavoratori che ogni giorno vedono i loro diritti fondamentali calpestati senza ritegno, e pretendiamo i massimi livelli di qualità del servizio sanitario.
È evidente che chi ha governato la regione negli ultimi anni è stato troppo impegnato a occuparsi di vicende giudiziare, come Sanitopoli, o di strategie elettorali salva poltrone, e non è riuscito a impegnarsi a garantire un servizio dignitoso ai cittadini e un lavoro degno di questo nome ai dipendenti che si occupano di pulizie e ausiliariato al San Carlo di Potenza.
Ora chiediamo al neo-governatore Bardi un immediato cambio di passo, assumendosi la responsabilità di risolvere la vertenza, garantendo i diritti dei lavoratori e la qualità del servizio sanitario regionale.
Inoltre, ribadisco la nostra richiesta di azzeramento dei vertici della sanità lucana, azzoppata in maniera vergognosa dopo lo scandalo “Sanitopoli”, e di una selezione dei nuovi dirigenti tramite avvisi pubblici trasparenti. Allora sì che si potrebbe cominciare a parlare di cambiamento.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata